Entro fine maggio la Commissione europea dovrebbe annunciare la proposta di estendere le misure di salvaguardia sull'acciaio oltre la scadenza di fine giugno. Lo ha affermato il commissario europeo per il commercio Valdis Dombrovskis ieri 11 maggio, nel corso di un webinar dal titolo "La politica commerciale dell'Ue in un mondo post-Covid".
I produttori siderurgici europei, rappresentati da Eurofer, chiedono che le misure siano mantenute poiché, a loro avviso, le condizioni critiche che hanno portato l'Ue ad istituirle sono tuttora presenti. Nello specifico, protezionismo nei mercati dei paesi terzi, eccesso di capacità globale e deviazione degli scambi verso l'Ue innescata dalla Section 232 statunitense. A questi elementi si aggiungono le difficoltà dell'industria siderurgica europea a riprendersi dalla crisi economica indotta dalla pandemia di Covid-19. Opposta l'opinione di trader e distributori, secondo i quali il mantenimento della salvaguardia sarebbe del tutto ingiustificato in un momento in cui si registrano una grave carenza di materiale e la conseguente impennata dei prezzi. Inoltre, sottolineano, non va sottovalutato il rischio di ritorsioni da parte di paesi terzi. Anche Dombrovskis ha messo in guardia da questo rischio durante l'evento svoltosi ieri: «C'è un altro fattore che dobbiamo tenere a mente [...] se estendiamo la salvaguardia sull'acciaio per un periodo superiore a tre anni [...] Così facendo l'Ue darà la possibilità a paesi terzi di mettere in atto ritorsioni».
La salvaguardia è stata introdotta nel 2018 in risposta alle tariffe del 25% istituite dal presidente USA Donald Trump sulla maggior parte delle importazioni di acciaio. In base alle regole del commercio globale, i paesi interessati da misure di salvaguardia per un periodo superiore ai tre anni hanno il diritto di chiedere un risarcimento. Se non viene raggiunto un accordo su tale risarcimento, i paesi colpiti possono "vendicarsi" istituendo tariffe di importazione di valore corrispondente al danno subito. Dombrovskis ha affermato che la Commissione sta studiando in quale modo queste ritorsioni potrebbero influire sull'industria siderurgica o su altri settori. Ha quindi concluso che la Commissione dovrebbe essere pronta a rivelare la sua proposta verso la fine di maggio, lasciando pertando circa un mese di tempo per le relative discussioni con i governi dell'Ue.
Stefano Gennari