Nell'Ue i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) hanno subito un ulteriore lieve ribasso nell'ultima settimana, dopo essere calati di 20 €/t nella precedente. La domanda si è indebolita recentemente a causa di fattori stagionali, mentre alcune offerte a basso costo da paesi terzi hanno esercitato una pressione ribassista sui prezzi, specialmente nel Sud Europa.
SteelOrbis ha rilevato prezzi base tra i 1.040 e i 1.150 €/t franco produttore, in calo di 10 €/t in media rispetto a sette giorni fa. Più nel dettaglio, i prezzi di transazione ammontano prevalentemente a 1.040-1.060 €/t f.p. nel mercato italiano e a 1.120-1.150 €/t f.p. nel Nord Europa. I compratori in generale hanno scorte a sufficienza per i prossimi mesi, oppure sono in attesa di ricevere il materiale ordinato in precedenza. Allo stesso tempo, numerose acciaierie continuano ad offrire la produzione del quarto trimestre, oppure sono "sold out" fino alla fine dell'anno. Inoltre, in Germania la situazione relativa ai trasporti deve ancora tornare alla normalità dopo le gravi inondazioni verificatesi a luglio. In questo contesto, le fonti intervistate dubitano che i prezzi degli HRC possano scendere significativamente nel prossimo periodo. In Italia, in particolare, dovrebbero rimanere stabili nelle prossime due/tre settimane dal momento che le attività si fermeranno per le vacanze estive.
A proposito del mercato italiano, i prezzi nazionali sono calati di 20 €/t in corrispondenza dei massimi, a causa della competitività delle offerte dall'estero. Queste si attestano generalmente tra i 920 e i 990 €/t CFR Italia, mentre ammontavano a 930-1.000 €/t CFR la scorsa settimana. Le offerte più alte sono quelle relative agli HRC da Egitto e Giappone, mentre quelle più basse arrivano da Turchia e Russia (dazi antidumping inclusi) nonché India (dazio di salvaguardia incluso, dal momento che il paese ha esaurito la propria quota trimestrale all'inizio di luglio).
Stefano Gennari