I produttori turchi, dopo aver venduto gran parte della produzione di gennaio, insistono nel chiedere aumenti sui prezzi dei coils laminati a caldo (HRC), sia sul loro mercato interno sia all'estero. Per ora i compratori stanno opponendo resistenza, ma se i nuovi livelli dovessero essere assorbiti allora potrebbe esserci spazio per aumenti di prezzo sul fronte dell'import di bramme.
Due acciaierie turche offrono HRC sul mercato interno a 450-460 $/t franco produttore e una di queste starebbe aspettando prima di iniziare ad offrire la propria produzione di febbraio. Alcuni compratori tuttavia hanno riferito di aver ricevuto offerte fino a 470 $/t f.p. su piccoli ordini.
Le offerte per l'export di HRC dalla Turchia si attestano indicativamente a 450-460 $/t FOB per le spedizioni di febbraio. Nonostante siano state registrate alcune vendite in Italia a 460 $/t FOB con spedizione a gennaio, questo livello non sembra funzionare per la maggior parte dei compratori. Le offerte dall'India restano infatti competitive dal momento che si collocano ancora a 460-465 $/t CFR Sud Europa. «Ad oggi, se riesco ad ottenere un prezzo di 435-440 $/t FOB, do conferma immediata», ha commentato un esportatore.
Come accennato, i compratori devono ancora accettare l'ultimo aumento da parte delle acciaierie turche. Gli ultimi scambi di un certo rilievo sono stati chiusi a 430-440 $/t franco produttore sul mercato interno turco e a 420-430 $/t FOB all'export. Se prezzi più alti dovessero essere accettati, le fonti ritengono che i fornitori di bramme avrebbero maggiori possibilità di chiudere vendite in Turchia. La scorsa settimana sono state chiuse due vendite in Turchia - una da 30.000 tonnellate, l'altra da 20.000 - al prezzo di 385 $/t CFR, in rialzo di 7-10 $/t rispetto ai precedenti livelli. Le nuove offerte potrebbero attestarsi a 390-400 $/t CFR per la produzione di gennaio. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, i costi per la laminazione ammontano ad almeno 35-40 $/t.