Sebbene l’aumento globale del prezzo delle billette abbia rallentato di recente, e si sia invece diffusa una tendenza fiacca, un produttore siderurgico iraniano è riuscito a chiudere una gara d’appalto con un aumento di prezzo. Nello specifico, i prezzi import in Turchia hanno smesso di aumentare dopo l’impennata per i carichi in spedizione a gennaio, limitando l’estensione dei possibili aumenti delle billette. Sebbene le acciaierie in Asia siano abbiano piazzato quasi tutte le spedizioni di gennaio e abbiano di recente aumentato le offerte, la situazione in Cina potrebbe influenzare i prezzi delle billette nella regione, tra cui quelli praticabili dall’Iran. Nell’area del golfo Persico la situazione è relativamente stabile grazie alla continuità della domanda del tondo, e c’è la possibilità che i prezzi delle billette iraniane, seppur elevati, verranno accettati nella regione.
Secondo le fonti, l’iraniana Chadormalu Mining and Industrial Company ha scambiato 30.000 t di billette a 480 $/t FOB, mentre alcune offerte di acquisto erano leggermente superiori a 470 $/t FOB. Il carico è in spedizione all’inizio di gennaio. Il range generale di prezzo delle billette provenienti dall’Iran basato sulle offerte precedenti si attestava a 464-472 $/t FOB. Le ultime offerte verso gli Emirati Arabi e l’Oman si sono attestate a 490-495 $/t CFR e presto potrebbero aumentare di altri 10 $/t, mentre le indicazioni per l’Arabia Saudita sono state segnalate a 500 $/t CFR Dammam. In Asia, le offerte dall’Iran sono state segnalate a 520 $/t CFR, in particolare in Thailandia, contro i 510 $/t CFR segnalati per la regione la scorsa settimana.