Nel secondo trimestre dell’anno, il cash flow operativo di Ternium è stato pari a 330,1 milioni di dollari, in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2013 a causa dell’incremento di valore e del calo dei costi di lavorazione dell’acciaio.
Nei risultati finanziari relativi al periodo compreso fra aprile e giugno 2014, l’azienda ha dichiarato che i costi di lavorazione per tonnellata sono lievitati a causa dell’incremento dei prezzi delle materie prime e delle bramme acquistate e per l’aumento dei costi di manutenzione associati alle interruzioni di produzione previste verificatesi durante il periodo in questione negli impianti messicani di Ternium.
L’azienda ha comunque voluto sottolineare che il ricavo per tonnellata è aumentato del 2% in Messico, contro l’1% registrato nei mercati meridionali.
Il fatturato di Ternium è stato pari a 2,203 miliardi di dollari nel secondo trimestre, in crescita del 3% rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2013.
Sempre nel secondo trimestre, l’utile netto dell’azienda è ammontato a 129,1 milioni di dollari, risultando in forte aumento rispetto all’utile di 102,7 milioni di dollari del secondo trimestre 2013 (+25,7%).