Il colosso siderurgico Ternium ha pubblicato i risultati finanziari relativi alla propria controllata messicana.
Nel periodo in questione, i ricavi netti sono aumentati del 10% su base annua, ammontando a 1,4 miliardi di dollari. Ternium ha riferito che i volumi di vendita in Messico si sono attestati a 1,52 milioni di tonnellate, registrando un calo del 6% su base annua.
Nel quarto trimestre, i ricavi netti del segmento delle regioni del sud sono ammontati a 474,3 milioni di dollari, calando del 23% su base annua. I volumi di vendita sono invece calati del 22% a 505.100 tonnellate.
Per quanto riguarda gli altri segmenti di mercato, nello stesso trimestre i ricavi netti sono ammontati a 653,3 milioni di dollari, dato in calo dell’8%, mentre i volumi di vendita sono calati del 19% attestandosi a 935.200 tonnellate, entrambe le variazioni su base annua.
Ternium ha registrato un utile netto di 435,4 milioni di dollari nel quarto trimestre, dato in crescita del 120% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Nell’intero 2018, invece, l’utile netto ha raggiunto gli 1,6 miliardi di dollari, il 62% in più rispetto al 2017.
La società ha dichiarato che l’attesa ufficializzazione dell’accordo USMCA nel 2019 ed un’“eventuale intesa” sulle tariffe della Section 232 tra gli attuali partner del NAFTA dovrebbero “aiutare a normalizzare i flussi commerciali dell’acciaio nella regione”.
“Questo risultato avrebbe un effetto positivo sugli affari di Ternium in Messico, principale mercato per la società, dal momento che le attuali condizioni commerciali stanno mettendo a dura prova il mercato messicano”, ha osservato Ternium.
Tuttavia, la società ha dichiarato che “gli scarsi investimenti, sia privati che pubblici, in Messico, continueranno ad influenzare negativamente il mercato delle costruzioni messicano”.