L'Italia può affrontare la crisi dovuta alla pandemia di coronavirus puntando sulla sua forza nella green economy. Questo il succo del talk online "L'Italia che verrà" cui hanno partecipato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, e Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi e dell'Associazione Industriale Bresciana. Nonostante i ritardi prodotti dalla burocrazia, l'Italia è una super potenza europea nell'economia circolare con la più alta percentuale di riciclo (79%) sulla totalità dei rifiuti. «Recuperiamo il doppio dei materiali della media europea, molto più della Germania con un risparmio di 21 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e 58 milioni di tonnellate di CO2 all'anno. Questo è il frutto più che di leggi dei nostri cromosomi produttivi e della nostra creatività» si è affermato nel corso della videoconferenza.
Giuseppe Pasini ha sottolineato che ad esempio, nel mondo della siderurgia da forno elettrico, il recupero continua all'infinito. «In Feralpi il contenuto minimo riciclato è del 93% ma con punte che arrivano anche fino al 97%. Di fronte a queste grandi sfide, con l'aiuto delle nuove tecnologie, si può arrivare alla riduzione del 55% di CO2 per il 2030».
Pasini e Realacci hanno concluso che la green economy «è stata e sarà la migliore risposta alla crisi, una strada che guarda avanti e affronta le sfide del futuro incrociando la natura profonda della nostra economia: la spinta per la qualità e la bellezza, la coesione sociale, naturali alleate dell'uso efficiente di energia e materia, dell'innovazione, dell'high-tech come viene raccontato nei rapporti GreenItaly della Fondazione Symbola».
Stefano Gennari