MMK Metalurji potrebbe tornare a produrre HRC tra il 2016 ed il 2017

martedì, 02 dicembre 2014 11:26:45 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Nel corso della Nona Conferenza Annuale di SteelOrbis dal tema “New Horizons in Global Steel Markets” tenutasi ad Istambul lo scorso 28 novembre, Sergey Sulimov, vice-direttore finanziario ed economico del produttore siderurgico russo MMK, ha informato i presenti riguardo i trend attuali registrati nel mercato dell’acciaio, fornendo inoltre le proprie previsioni per il futuro. Sulimov ha voluto sottolineare gli ultimi accadimenti presso MMK Metalurji, società controllata di MMK con sede a Iskenderun, dove il forno elettrico dell’azienda risulta fermo dal 2012.
Il dirigente ha annunciato che MMK Metalurji potrebbe tornare a produrre coils laminati a caldo (HRC) a piena capacità produttiva (2,3 milioni di tonnellate annue) non appena la differenza tra i prezzi del rottame e quelli degli HRC raggiungeranno il livello desiderato, vale a dire, nelle previsioni della società russa, tra il 2016 ed il 2017.

Nel frattempo, fornendo le proprie previsioni di medio periodo (ossia fino al periodo compreso fra il 2016 ed il 2017), Sulimov ha dichiarato che la crescita economica negli Stati Uniti rallenterà, e che il paese incrementerà le proprie esportazioni di rottame da 18 a 22-24 milioni di tonnellate, mentre l’economia turca registrerà una crescita modesta, con un incremento nel consumo nazionale di acciaio. Il dirigente ha poi proseguito dicendo che ci si aspetta che la Cina riduca la propria capacità produttiva di 50-100 milioni di tonnellate, cercando di migliorare il tasso di utilizzo della capacità rimanente. Per quanto riguarda i prezzi delle materie prime, Sulimov ha affermato che i prezzi del rottame scenderanno  sotto i 300 $/t CIF Turchia, mentre i prezzi del minerale ferroso e del carbone metallurgico potrebbero crescere, rispettivamente, a 90-100 $/t ed a 130-140 $/t.

Sulimov ha inoltre sottolineato che la produzione di acciai finiti da parte di MMK nei primi nove mesi dell’anno è ammontata a 9,3 milioni di tonnellate (+11%), mentre il fatturato nel periodo in questione è sceso a quota 6,2 milioni di dollari (-15%); entrambe le variazioni fornite sono calcolate su base annua. Nel frattempo, nel terzo trimestre dell’anno, le importazioni siderurgiche russe dall’Ucraina sono calate rispetto allo stesso periodo del 2013, attestandosi a 400.000 tonnellate.


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