Dopo almeno quattro cali annuali consecutivi, a marzo le importazioni di prodotti siderurgici finiti in Messico sono aumentate del 3,1% su base annua, raggiungendo 1,03 milioni di tonnellate. Nonostante l’aumento delle importazioni, il flusso commerciale complessivo ha registrato il quinto calo annuale consecutivo, secondo i dati dell’associazione siderurgica messicana Canacero esaminati da SteelOrbis.
Nel mese di marzo, in Messico, il flusso commerciale con l’estero di prodotti siderurgici finiti è ammontato a 1,36 milioni di tonnellate, il 7,9% o 116.000 tonnellate in meno rispetto allo stesso mese del 2022.
Le importazioni hanno contribuito al 75,9% del flusso totale, mentre il restante 24,1% è costituito dalle esportazioni.
Le vendite all’estero si sono attestate a 327.000 tonnellate, in calo del 31,0% su base annua. Questa riduzione, accompagnata dall’aumento delle importazioni, ha fatto sì che per ogni tonnellata di prodotti finiti esportati dal Messico, ne siano state importate 3,1.
I tre principali acquirenti di acciaio messicano hanno rappresentato l’89,9% dell’export: gli Stati Uniti hanno contribuito per l’80,1%, la Colombia per il 5,5% e il Guatemala per il 4,3%.
Per quanto riguarda le importazioni, i cinque principali partner commerciali del Messico per i prodotti siderurgici finiti hanno rappresentato l’82,7%: Stati Uniti (37,0%), Corea del Sud (16,6%), Giappone (12,4%), Cina (10,6%) e Germania (6,0%).