Il valore dei rottami metallici importati in Messico ha interrotto il trend negativo degli ultimi tre mesi e a gennaio è aumentato del 38,6% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 114 milioni di dollari, il valore più alto degli ultimi otto mesi, secondo un'analisi di SteelOrbis sui dati dell'agenzia statistica nazionale Inegi.
Il consumo di rottami, locali o importati, è legato alla produzione di acciaio in Messico. Almeno negli ultimi 14 mesi (da dicembre 2022 a gennaio 2024) la produzione è diminuita. In questo periodo, la diminuzione media mensile è stata del 10,7%.
L'importanza dei rottami importati in Messico è tale che il loro valore supera di gran lunga quello di diversi prodotti siderurgici importati. Ad esempio, supera del 49% i prodotti laminati in acciaio inossidabile con larghezza superiore a 600 mm; del 57% il valore delle barre e dei profili di altri acciai legati; del 362% quello dei profili di ferro o acciaio; del 545% quello delle barre di ferro a caldo; del 775% quello dei prodotti laminati piani non rivestiti.
Anche a gennaio rappresentava un terzo (33,3%) del totale delle importazioni di prodotti intermedi in ferro o acciaio non legato o il 7% del valore totale delle importazioni dell'industria siderurgica.
L'esportazione di rottami dal mercato messicano ha registrato a gennaio il settimo aumento annuale consecutivo, con il 68,1%, su base annua, a 42 milioni di dollari. Il record storico di esportazioni risale al maggio 2008 con 62 milioni di dollari.