Secondo un rapporto pubblicato da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione Europea, nel mese di novembre dello scorso anno i prezzi alla produzione industriale sono diminuiti su base mensile dello 0,3% nell’eurozona e dello 0,2% negli stati membri dell’Unione. Nello stesso mese, tali prezzi sono diminuiti su base annua dell’8,8% nell’eurozona e dell’8,1% nell’UE.
Rispetto a ottobre, i prezzi del settore energetico a novembre sono diminuiti dello 0,8% nell’eurozona e dello 0,3% nell’UE, quelli dei beni strumentali dello 0,1% nell’eurozona e dello 0,2% in UE, mentre quelli dei beni durevoli dello 0,1% nell’eurozona e dello 0,2% nell’UE. Le variazioni sono espresse su base mensile. Nello stesso mese, i prezzi dei beni non durevoli sono rimasti stabili in entrambe le aree, mentre quelli dei beni intermedi sono diminuiti dello 0,5% e dello 0,4% nell’UE. Anche in questo caso le variazioni sono espresse su base mensile.
Tra gli stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti dei prezzi alla produzione industriale su base mensile sono stati registrati in Svezia (+4,1%), Francia (+2,4%) e Bulgaria (+0,7%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Slovacchia (-3,0%), Portogallo (-2,3%) e Spagna (-2,1%).
Rispetto a novembre 2022, i prezzi del settore energetico nel mese in esame sono diminuiti del 23,7% nell’eurozona e del 21,3% nell’UE, quelli dei beni intermedi del 5,3% nell’eurozona e del 5,2% nell’UE, mentre quelli dei beni durevoli sono aumentati del 3,4% nell’eurozona e del 2,8% nell’UE. Le variazioni sono espresse su base annua. Nello stesso mese, i prezzi dei beni non durevoli sono aumentati su base annua del 3,6% nell’eurozona e del 3,4% nell’UE, mentre quelli dei beni strumentali sono aumentati su base annua del 3,1% nell’eurozona e del 3,0% nell’UE.
Tra gli stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Lussemburgo (+20,4%), Slovacchia (+10,9%) e Slovenia (+2,9%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Belgio (-18,7%), Italia (-16,3%) e Lettonia (-15,3%).