Cina: previsti un miglioramento della domanda di acciaio e una ripresa dei prezzi

martedì, 21 aprile 2020 10:53:20 (GMT+3)   |   Shanghai
       

La China Iron and Steel Association (CISA) ha sottolineato che, grazie alle misure messe in campo in Cina per stabilizzarne lo sviluppo economico, stimolare la domanda e allentare la rigidità finanziaria nel contesto dell'emergenza coronavirus, si avrà un'accelerazione del tasso di ripresa della produzione e delle costruzioni. Ciò determinerà un ulteriore miglioramento della domanda di acciaio e fornirà un supporto per la ripresa dei prezzi. Secondo la CISA, tuttavia, ci sono una serie di fattori a cui i partecipanti al mercato cinese degli acciai finiti dovrebbero prestare attenzione nel prossimo periodo.

L'associazione ha sottolineato che il livello delle scorte di acciai finiti è diminuito. Al 10 aprile le scorte in Cina ammontavano a 18,03 milioni di tonnellate, dato in calo di 1,03 milioni di tonnellate (-5,4%) rispetto al 31 marzo e in aumento di 11,21 milioni di tonnellate (+64,4%) rispetto a fine dicembre 2019. Nonostante la diminuzione, i livelli delle scorte sono rimasti relativamente elevati e secondo la CISA eserciteranno un impatto negativo sul mercato siderurgico nel prossimo futuro.

In secondo luogo, dall'1 al 10 aprile, la produzione media giornaliera di acciaio grezzo dei membri della CISA è ammontata a 1,9458 milioni di tonnellate, registrando un incremento del 6,51% rispetto al periodo 21-31 marzo. Nonostante la ripresa della domanda da parte delle industrie a valle, la situazione è ancora lontana dall'essere stabile. Pertanto, lo squilibrio tra la domanda e l'offerta non sarà risolto nel breve periodo.

Intanto, l'indice dei prezzi del minerale ferroso cinese (CIOPI) si è attestato a 84,44 $/t in data 17 aprile, registrando un aumento rispetto agli 82,3 $/t rilevati il 31 marzo. Alla stessa data, l'indice dei prezzi dell'acciaio composito (CSPI) è sceso di 2,02 punti percentuali rispetto alla fine di marzo. L'oscillazione dei prezzi d’importazione del minerale di ferro su livelli elevati e la diminuzione dei prezzi degli acciai finiti hanno avuto un impatto negativo sulla redditività delle imprese siderurgiche.

Nei primi tre mesi del 2020, la Cina ha esportato 14,286 milioni di tonnellate di acciai finiti, registrando un calo del 16% su base annua. La rapida diffusione del coronavirus in tutto il mondo continuerà ad esercitare un impatto negativo sulle esportazioni cinesi di acciai finiti. Il Fondo Monetario Internazionale prevede per quest'anno una recessione economica del 3% rispetto all'anno precedente, la più grave dai tempi della Grande Depressione degli anni '30.

Tuttavia, in Cina la CISA prevede per il prossimo periodo un recupero dei prezzi degli acciai finiti grazie a un miglioramento della domanda.


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