CISA: positive le previsioni sulla domanda di acciaio in Cina

giovedì, 19 marzo 2020 17:22:08 (GMT+3)   |   Shanghai
       

La China Iron and Steel Association (CISA) ha sottolineato che, dallo scoppio dell'epidemia di coronavirus in Cina, la situazione è migliorata in Cina nelle ultime settimane e sempre più utilizzatori di acciaio hanno ripreso la produzione. Attualmente le previsioni sull'andamento del mercato siderurgico cinese appaiono piuttosto positive per il mese di aprile. Secondo la CISA, tuttavia, ci sono una serie di fattori a cui i partecipanti al mercato cinese degli acciai finiti dovrebbero prestare attenzione nel prossimo periodo.

In primo luogo, il livello delle scorte di acciai finiti è aumentato in modo significativo. Al 10 marzo le scorte in Cina ammontavano a 21,41 milioni di tonnellate, in aumento di 920.000 tonnellate (+4,51%) rispetto al 29 febbraio e in aumento di 11,88 milioni di tonnellate (+125%) rispetto all'inizio dell'anno. Livelli di scorte così elevati eserciteranno un impatto negativo sul mercato siderurgico nel prossimo futuro , tuttavia si prevede anche un aumento dei consumi a partire da aprile.

In secondo luogo, al 10 marzo, la produzione media giornaliera di acciaio grezzo in Cina è ammontata a 2,47 milioni di tonnellate, livello medio inferiore rispetto ai 2,5783 milioni di tonnellate registrato nel periodo gennaio-febbraio dell'anno. Con la ripresa della produzione nei settore edile e dei macchinari, lo squilibrio tra domanda e offerta probabilmente diminuirà in futuro.

Intanto, l'indice dei prezzi del minerale ferroso cinese (CIOPI) si è attestato a 90,15 $/t in data 13 marzo, registrando un aumento del 6,76% rispetto alla fine di febbraio. Alla stessa data, l'indice dei prezzi dell'acciaio composito (CSPI) è sceso dell'1,07% rispetto alla fine di febbraio. Pertanto, l’aumento dei prezzi d’importazione del minerale di ferro e la diminuzione dei prezzi degli acciai finiti hanno avuto un impatto negativo sulla redditività delle imprese siderurgiche.

Nei primi due mesi del 2020, la Cina ha esportato 7,811 milioni di tonnellate di acciai finiti, registrando un calo del 27,0% su base annua. La rapida diffusione del coronavirus in tutto il mondo eserciterà un impatto negativo sulle esportazioni di acciaio dalla Cina, in quanto si prevedono conseguenze negative della pandemia sullo sviluppo economico in Giappone, nell'Unione Europea e negli Stati Uniti.

Attualmente, dopo l'implementazione da parte della Cina di misure volte a stimolare la ripresa della produzione, il problema coronavirus risulta sotto controllo. Di conseguenza, secondo le previsioni della CISA, a breve i prezzi dei prodotti finiti smetteranno di tendere al ribasso per stabilizzarsi o aumentare leggermente.


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