La divisione canadese del sindacato United Steelworkers ha dichiarato in un comunicato stampa che il governo canadese “deve riconoscere la crisi che affligge l’industria siderurgica domestica, e quindi rifiutarsi di firmare l'accordo USA-Messico-Canada (USMCA) a meno che le tariffe americane basate sulla ‘sicurezza nazionale’ non siano revocate in via definitiva”.
Il sindacato ha criticato il governo canadese per aver perso l’opportunità di ottenere l’esenzione dalle tariffe durante i negoziati per l’USMCA. “Non possiamo permetterci di svendere di nuovo i nostri operai del settore dell’acciaio e dell’alluminio”, ha dichiarato il direttore nazionale di USW Ken Neumann.
Nello specifico, Neumann ha affermato che la decisione da parte degli Stati Uniti di etichettare il Canada come una minaccia alla sicurezza nazionale è stata “ridicola”. La posizione del sindacato è stata supportata dal leader del New Democratic Party (NDP) Jagmeet Singh, che in una nota ha invitato il governo liberale a non firmare l'USMCA a meno che i dazi statunitensi sull'acciaio e sull'alluminio canadesi non vengano rimossi. Il NDP ha inoltre invitato il governo ad assicurare l’assenza di quote USA su acciaio e alluminio prima della firma dell'USMCA.
“I nostri associati in tutto il paese hanno già risentito dell'impatto di queste tariffe statunitensi prive di fondamento”, ha dichiarato Marty Warren, direttore di USW Ontario e Atlantic Canada, che si è unito a Singh nel suo comunicato.