Negli ultimi quindici giorni il mercato statunitense del rottame è stato caratterizzato da attività export estremamente scarse, che sono state la principale causa del calo delle quotazioni locali all'inizio di questo mese. Nelle ultime due settimane di agosto si sono registrate pochissime transazioni e finora il mese di settembre risulta ugualmente fiacco. Gli ultimi carichi partiti dalla East Coast e diretti in Turchia sono stati venduti a 395-400 $/ton CFR, ovvero a 10-12 $/ton in meno rispetto a due settimane fa. Benché a fine agosto si fossero concluse alcune transazioni a 410-412 $/ton, le acciaierie turche hanno continuato a premere affinché i prezzi scendessero a 390 $/ton CFR. Si prevede che le offerte export statunitensi caleranno ulteriormente, dal momento che gli esportatori dovrebbero abbassare i prezzi di altri 5-10 $/ton entro i prossimi sette giorni.
Dal momento che in Cina i prezzi del minerale ferroso e degli acciai finiti sono in forte calo, nell'ultimo periodo i Paesi dell'Estremo Oriente hanno ordinato pochissimo rottame dagli Stati Uniti. Circa una settimana fa sono stati venduti in India alcuni carichi di frantumato in container a 425 $/ton CFR, ma ora le nuove offerte sono vicine a 415 $/ton CFR. Il calo della domanda e dei prezzi export sono una delle ragioni per cui le quotazioni del rottame sono diminuite all'interno del mercato statunitense; altri motivi sono da ricercarsi nella scarsa richiesta locale e nella debolezza del mercato degli acciai finiti. I prezzi non si sono ancora attestati del tutto, ma la maggior parte delle offerte in partenza dalla East Coast sono rimaste invariate o tutt'al più hanno evidenziato cali di 10-15 $/ton (in particolare, coloro che hanno acquistato in anticipo hanno pagati prezzi invariati rispetto ad agosto). Intanto, si prevede che i prezzi calino maggiormente nel Midwest, dove ad agosto erano cresciuti molto di più che sulla East Coast.