Negli Stati Uniti i prezzi del rottame sono calati più del previsto questo mese - di 30-43 $/t rispetto ai livelli di agosto - e potrebbero subire ulteriori diminuzioni a ottobre. Ad oggi la maggior parte degli operatori si aspetta infatti un prosieguo del trend ribassista il prossimo mese, dal momento che l'offerta al momento è di parecchio superiore alla domanda.
Inoltre, scarseggiano le vendite dalla East Coast del paese verso la Turchia, che peraltro sta acquistando a prezzi significativamente più bassi rispetto ai livelli di inizio mese. Gli operatori interpellati da SteelOrbis rimarcano anche che l'aumento delle fermate da parte degli impianti statunitensi durante i mesi di ottobre e novembre potrebbe impedire il verificarsi di una significativa ripresa della domanda. Insomma, il calo della disponibilità di rottame, tipico del periodo invernale, potrebbe non essere sufficiente a supportare le quotazioni della materia prima.
Nel frattempo, una delle fonti interpellate ha sottolineato che, a causa dell'incertezza e di cambiamenti interni alle aziende sotto il profilo operativo, diversi commercianti stanno modificando le proprie offerte molto frequentemente anziché con cadenza mensile. Un'azienda in particolare sta mettendo mano ai prezzi ogni due/tre giorni per far sì che questi siano coerenti con le ultime evoluzioni sia sul mercato interno sia su quello export. Inoltre, a fronte della situazione di oversupply, le acciaierie stanno acquistando rottame nel corso dell'intero mese. Di conseguenza, sta venendo a mancare la pressione competitiva sui volumi offerti nella tradizionale prima settimana del mese.
Tenuto conto dell'eccesso di materiale, della domanda tutt'altro che entusiasmante e delle previsioni economiche poco positive per gli ultimi mesi del 2019, le fonti intervistate si aspettano ulteriori ribassi dell'ordine dei 10-20 $/t per gli inizi di ottobre.