Nell'ultimo periodo, a causa del rallentamento della domanda internazionale di acciaio, i produttori siderurgici turchi hanno incontrato non poche difficoltà nel raccogliere ordini. Analoga situazione anche nell'ambito delle materie prime, con le acciaierie locali piuttosto restie ad approvvigionarsene. Diversa la situazione per quel che concerne gli acquisti di ghisa da parte delle fonderie, grazie soprattutto al potenziamento della capacità di output nazionale e agli interventi di ammodernamento delle strutture produttive. Stando ai dati ufficiali, nel 2010 le fonderie del paese eurasiatico hanno totalizzato un output pari a 1.018.700 ton - di cui 591.000 ton di ghisa, 423.000 ton di ghisa nodulare e 4.700 ton di ghisa temprata - e nel 2011 il dato è destinato a crescere.
Riguardo alla ghisa nodulare, a causa della leggera flessione della domanda le quotazioni sul mercato locale turco hanno segnato un calo di 10 $/ton in questo inizio di aprile.
Sull'import, intanto, gli acquisti di ghisa di origine CIS vanno a singhiozzo. L'Ucraina sta avanzando offerte a 505-510 $/ton FOB con consegna a fine aprile/inizio maggio, mentre i fornitori russi richiedono 530-540 $/ton FOB.