I prezzi import del rottame in Turchia sono rimasti sotto pressione e hanno continuato a scendere, poiché le acciaierie turche hanno incontrato difficoltà nella vendita di prodotti lunghi – specialmente all’estero. Inoltre, sebbene i prezzi delle billette non siano così forti, non sono ancora abbastanza bassi da far sì che i produttori locali turchi inizino ad acquistare, in particolare dall’Asia.
La vendita più recente di rottami import in Turchia è stata chiusa da un’acciaieria che ha acquistato dall’area baltica, si pensa dalla Lituania, a 336,5 $/t CFR per l’HMS I/II (80:20) e a 356,5 $/t CFR per il bonus grade. Di conseguenza, il prezzo dei rottami di importazione dal Baltico sul mercato turco è sceso rispetto ai precedenti 337-340 $/t CFR. L’ultimo prezzo di acquisto dall’Unione Europea è stato segnalato a 333 $/t CFR per l’HMS I/II (80:20), segno che i prezzi sono allineati.
L’attuale costo di produzione delle billette in Turchia è stato valutato a 495-500 $/t massimo per i forni elettrici ad arco, mentre i prezzi delle billette di importazione più recenti, in particolare dall’Asia, sono stati segnalati a 480-500 $/t CFR. Poiché per queste ultime la spedizione si porta a febbraio, quindi con lunghi tempi di consegna, le acciaierie turche non sono nella posizione di acquistare grossi carichi, per cui stanno facendo ancora più pressione sui prezzi del rottame. Tuttavia, sembra improbabile che scendano ancora di più rispetto ai livelli attuali. «Sembra che siamo vicini al fondo, ma questo non significa che le acciaierie abbiano ottenuto ciò che volevano e che le loro vendite saranno più redditizie. I prezzi del tondo non miglioreranno molto nei prossimi mesi. Ci possono essere alcune speranze per il mercato locale una volta arrivata la stagione, ma il lato esportazioni appare molto più complicato» ha dichiarato una fonte a SteelOrbis.