Il mercato import del rottame in Turchia ha mostrato ulteriori ribassi, specialmente per quanto riguarda i prezzi delle origini europee. Tuttavia, secondo fonti di mercato, il numero di offerte attualmente disponibili è elevato. Se si scatenasse il panico tra i venditori i prezzi potrebbero scendere ulteriormente, ma alcuni operatori hanno affermato che una stabilizzazione sarebbe la cosa migliore. Per ora, secondo le notizie che arrivano a SteelOrbis, i venditori si mostrano restii all’abbassamento delle offerte di acquisto.
Un produttore di Iskenderun ha concluso un accordo per l’HMS I/II 80:20 origine Belgio a 338 $/t CFR, mentre per il frantumato e il bonus grade a 360 $/t CFR. Il carico sarà spedito nella prima metà di febbraio. Questo prezzo è inferiore di 2-3 $/t rispetto alle stime effettuate per i rottami HMS I/II 80:20 provenienti dall’UE dopo l’accordo con gli Stati Uniti confermato all’inizio di questa settimana. È stato prenotato anche un carico proveniente dai Paesi Bassi da un produttore di Marmara con rottame HMS I/II 80:20 a 337,5 $/t CFR.
Il prezzo dagli Stati Uniti per l’HMS I/II 80:20 è rimasto quasi stabile in un nuovo accordo con un produttore di Iskenderun, chiuso a 345 $/t CFR. Il frantumato è invece stato scambiato a 365 $/t CFR. Alcune fonti ritengono che il carico verrà spedito a febbraio. Questa transazione indica un calo di appena 1 $/t per il rottame USA.
Diverse fonti di mercato, tra cui venditori e acquirenti, hanno espresso la loro aspettativa di una stabilizzazione dei prezzi dopo gli accordi sopra citati, mentre altre ritengono che sia possibile un lieve calo. Finché le acciaierie turche non inizieranno a firmare contratti per i carichi da spedire nella seconda metà di febbraio, le fonti non si aspettano che ci sarà un movimento al rialzo. Una fonte presso una grossa acciaieria ha commentato: “Un ulteriore calo dei rottami non aiuterebbe i venditori, né noi. Anzi, causerebbe un arresto sul mercato locale degli acciai lunghi, che è già poco performante. Non vediamo alcuno sviluppo economico positivo a livello globale che possa sostenere un movimento al rialzo dei prezzi dei rottami”.
Una seconda fonte presso un altro importante produttore turco di acciaio ha dichiarato: «Forse si vedrà un piccolo declino se i venditori si spaventano, anche se credo che sarebbe più sano se i prezzi dei rottami mantenessero i livelli attuali. Dipenderà dalla prossima mossa degli europei, dai loro prezzi di raccolta e dal tasso di cambio euro-dollaro. La domanda interna di rottami in UE è bassa e non sta aiutando le quotazioni all’esportazione».
Un fornitore europeo di rottami ha riferito che la Turchia ha ancora spazio per le spedizioni di gennaio, e ha aggiunto: «Credo che [i produttori di acciaio turchi] abbiano bisogno di altri carichi da spedire a gennaio, che sono difficili da trovare a questo punto. Pertanto, la domanda e l’offerta sono quasi in equilibrio. Per i carichi che verranno spediti all’inizio di febbraio, credo che i prezzi di oggi rimarranno praticabili». La fonte ha ammesso che in UE i volumi disponibili per il frantumato e il bonus sono più elevati del solito, e che la riduzione del consumo nella regione sta portando i volumi a fluire verso i depositi per l’esportazione.
Un altro fornitore di rottame ha affermato che la tendenza dei prezzi sarà determinata dalle strategie dei venditori, e ha aggiunto: «Ci sono troppe offerte sul mercato. Comprensibilmente, gli acquirenti stanno cercando di ridurre i prezzi in questo contesto. In questa tornata di prenotazioni le acciaierie turche sembrano essere più limitate». Un’altra fonte fornitrice di rottami ha dichiarato che praticamente tutti hanno un carico in offerta per la Turchia, e ha continuato dicendo: «Tale disponibilità avrebbe esercitato pressione sui prezzi. Tuttavia, i prezzi di raccolta in UE si attestano ancora a 285 €/t DAP. Il minimo sarà determinato dai costi di raccolta dei fornitori europei di rottame e dal tasso di cambio». Un raccoglitore e rivenditore tedesco di rottame ha confermato che la loro vendita più recente a un deposito di Amsterdam si è attestata a 285 €/t DAP, ma ha aggiunto che questo livello potrebbe non essere accettato dagli esportatori nei prossimi giorni. «Per il futuro stanno cercando prezzi più bassi», ha aggiunto.
Gli operatori stanno monitorando da vicino anche i prezzi delle billette, e alcuni hanno addirittura affermato che un calo di altri 20 $/t delle offerte import di billette in Turchia le renderebbe di nuovo una valida alternativa al rottame. «Oggi Kardemir ha aperto le vendite di billette a 490 $/t e ha venduto un grosso volume. Al momento, però, il rottame resta più conveniente per i produttori di acciaio rispetto alle billette di Kardemir», ha concluso una fonte.