Tra i nuovi e i vecchi accordi che emergono oggi, 21 gennaio, si osserva che il mercato import del rottame in Turchia sta cercando di trovare un equilibrio in termini di prezzi. Le trattative precedenti mostrano che i prezzi dagli Stati Uniti sono leggermente diminuiti, mentre quelli europei stanno dando segnali di una correzione al rialzo.
Nella giornata di venerdì 17 gennaio un’acciaieria turca con sede nella regione di Izmir ha concluso una prenotazione dagli USA per rottame HMS I/II 80:20 a 337 $/t CFR, mentre il frantumato e il bonus grade sono stati prenotati a 355 $/t CFR. Anche un produttore di Marmara ha prenotato un carico proveniente dagli Stati Uniti con rottame HMS I/II 80:20 a 336 $/t CFR. Questi livelli di prezzo sono inferiori di soli 0,5 $/t rispetto ai prezzi registrati nelle offerte dagli USA confermate in precedenza.
Sembra poi che il produttore di Marmara abbia concluso anche una prenotazione dal Belgio, il cui carico consiste in 26.000 t di rottame HMS I/II 80:20 e 14.000 t di bonus a un prezzo medio di 337 $/t CFR. Tuttavia, secondo i dati di SteelOrbis, l’accordo è effettivamente stato concluso, ma la composizione del carico è diversa da quanto riportato. Inoltre, la prenotazione indica che il prezzo dell’HMS I/II 80:20 dal Belgio si attesta a 330 $/t CFR. Un produttore siderurgico con sede a Izmir ha concluso un accordo con la Francia per 17.000 t di HMS I/II 80:20 a 331 $/t CFR e 4.000 t di bonus a 351 $/t CFR. Stando a questi prezzi, il range generale per il rottame dall’UE oscilla tra i 325-334 $/t CFR e i 330-331 $/t CFR.
Tali accordi riportano il divario tra i prezzi USA e UE del rottame HMS I/II 80:20 al livello abituale, aumentando le aspettative di miglioramento della tendenza di mercato. Ieri i prezzi di raccolta del rottame presso i depositi per l’esportazione in Belgio si attestavano intorno ai 280 €/t DAP, mentre ad Amsterdam un esportatore è disposto a pagare 285 €/t DAP. Un rivenditore con sede in Germania ha dichiarato che non abbasserà i propri prezzi di vendita al di sotto dei 285 €/t CFR a causa della lentezza dei flussi di rottame nel paese.
Anche i prezzi della BDSV hanno mostrato lievi variazioni nel corso del mese di gennaio. Diverse acciaierie turche stanno invece cercando carichi di rottame deep sea per la spedizione di febbraio. Molte fonti di mercato ritengono che i prezzi del deep sea abbiano raggiunto il fondo nei nuovi accordi e siano ora pronti a rimbalzare. «Se il tasso di cambio euro-dollaro rimane relativamente stabile, i prezzi dei rottami europei dovrebbero aumentare leggermente. Sono pochi – forse un paio – i venditori sotto stress, gli altri no. Alcuni hanno persino fatto un passo indietro per aspettare offerte più alte dalle acciaierie turche» ha riferito oggi una fonte presso un’importante acciaieria della Turchia.
Un venditore è d’accordo nell’affermare che tra i venditori si respira un sentiment positivo, il che però non significa necessariamente aumenti significativi. Semmai, ci si può aspettare un lieve rialzo dei prezzi.