I prezzi della ghisa basica (BPI) proveniente dalla Russia si sono mantenuti su livelli bassi anche questa settimana, mentre alcuni venditori sono tornati ad avviare trattative, principalmente con acquirenti turchi, dopo una settimana di totale inattività commerciale.
È emerso che la ghisa proveniente dal Donbass, territorio ucraino occupato dalla Russia, è oggetto di trattative a 305-307 $/t FOB Mar Nero, equivalenti a circa 325-330 $/t CFR. «Credo che questo rappresenti, al momento, il livello più basso sul mercato» ha dichiarato un trader.
I prezzi del rottame in Turchia si sono stabilizzati questa settimana, con alcune chiusure a 327 $/t CFR e aspettative per livelli intorno a 330 $/t CFR per rottame proveniente dagli Stati Uniti, segnalando l’inizio di un possibile rimbalzo graduale. Tuttavia, secondo le fonti di mercato, l’impatto positivo sul mercato della ghisa richiederà tempo.
Alcune acciaierie russe stanno ancora puntando a 320-325 $/t FOB e preferiscono attendere che il rottame raggiunga livelli più alti prima di tornare a offrire attivamente.
È stato inoltre riferito che un’acciaieria russa non soggetta a sanzioni ha venduto ghisa a 345 $/t CFR, ma il prezzo è considerato troppo elevato e poco rappresentativo del mercato, trattandosi di una vendita nell’ambito di un carico misto di semilavorati.
«Ci aspettiamo che il rottame salga gradualmente nei prossimi 10 giorni» ha dichiarato una fonte. «I compratori si presenteranno subito, cercando di acquistare al minimo. È per questo che tutti [in Russia] si stanno nascondendo e non rilasciano offerte concrete. Il momento più interessante sarà dopo il 10 maggio».
Il prezzo di riferimento di SteelOrbis per la ghisa basica russa si è attestato questa settimana tra 305-320 $/t FOB con un valore medio di 312,5 $/t FOB Mar Nero, in lieve aumento di 2,5 $/t rispetto alla scorsa settimana.