Dopo gli acquisti di rottame registrati in Turchia a inizio settimana, sono peggiorate le previsioni riguardanti l'andamento dei prezzi della materia prima. Il numero di acciaierie disposte a chiudere nuovi acquisti appare limitato a fronte della debolezza delle vendite di acciai finiti e della generale situazione di incertezza che caratterizza il quadro economico attuale.
Fonti hanno riferito che vi sono tre o quattro offerte di materiale proveniente da porti di acque profonde, tutte a prezzi attorno ai 250 $/t CFR. Tuttavia, i compratori turchi chiedono per l'HMS I/II 80:20 un prezzo pari a 240-245 $/t CFR. Nel più recente scambio relativo a rottame proveniente dalla regione baltica, il prezzo dell'HMS I/II 80:20 è ammontato a 242 $/t CFR, evidenziando un calo di 13 $/t rispetto alla precedente transazione.
Nel frattempo, le offerte da regioni vicine alla Turchia sono rimaste a quota 240-245 $/t CFR dal momento che i fornitori aspettano di assistere ad altri scambi di materiale europeo e americano prima di ridurre i loro prezzi. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, i compratori turchi starebbero chiedendo HMS I/II 80:20 rumeno a 235 $/t CFR. Inoltre, circola il rumor relativo a uno scambio di rottame in partenza dall'Est Adriatico al prezzo di 235 $/t CFR Turchia. Si sottolinea intanto che in Russia l'offerta è ridotta e che il paese rimarrà in vacanza per dieci giorni all'inizio di maggio.
Diverse fonti hanno riferito che non c'è praticamente domanda per l'HMS I/II 75:25 proveniente dall'area del Mediterraneo. Ciononostante, i fornitori sarebbero pronti a chiudere vendite a 220 $/t CFR. L'ultimo scambio, risalente alla scorsa settimana, era stato caratterizzato da un prezzo di 225 $/t CFR.
Il sentiment negativo che si registra sul mercato turco dei prodotti finiti sta prendendo il sopravvento sulla domanda di rottame. «Se le acciaierie turche aspetteranno ancora prima di acquistare, i prezzi tenderanno al ribasso» ha commentato una fonte, aggiungendo che «abbiamo bisogno di vedere altri acquisti di materiale "deep sea"». Nel frattempo, i costi legati alla raccolta non sono diminuiti, in particolare in Europa, dove si attende un allentamento delle misure restrittive contro la diffusione del COVID-19. Si sottolinea infine che le acciaierie turche hanno quasi completato gli acquisti relativi alle spedizioni di maggio e che dunque i prossimi acquisti dovrebbero dipendere quasi esclusivamente dall'andamento delle vendite di prodotti finiti.