Le acciaierie turche hanno continuato ad acquistare rottame all'estero negli ultimi giorni. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, in data 26 ottobre un'acciaieria della regione turca di Iskenderun ha ordinato dagli Stati Uniti dell'HMS I/II 80:20 a 292 $/t CFR, del frantumato a 297 $/t e del bonus scrap a 302 $/t, con spedizione nel corso di novembre. Un'altra acciaieria della stessa regione la scorsa settimana ha acquistato dagli USA dell'HMS I/II 80:20 a 290,5 $/t CFR, del frantumato a 295,5 $/t e del bonus scrap a 300,5 $/t, sempre con spedizione a novembre. In conclusione, i prezzi del rottame statunitense hanno indicato un progressivo aumento.
Nel frattempo, un produttore turco della regione di Marmara ha ordinato dell'HMS I/II 80:20 proveniente dalla regione baltica al prezzo di 293,5 $/t CFR. Il precedente scambio relativo allo stesso materiale era stato chiuso al prezzo di 292,5 $/t CFR.
Inoltre, la scorsa settimana un'acciaieria dell'area di Iskenderun ha ordinato dal Belgio 7.000 tonnellate di HMS I/II 80:20, 15.000 tonnellate di frantumato e 18.000 tonnellate di bonus scrap al prezzo medio di 295 $/t CFR. Per l'HMS I/II 80:20 è stato stimato un prezzo di circa 288 $/t CFR, in aumento di 1 $/t rispetto al precedente riferimento.
Dal momento che il mese di ottobre sta volgendo al termine, le acciaierie turche hanno quasi completato gli acquisti con spedizione a novembre. Alcune fonti hanno riferito che potrebbe esserci spazio per altri due o tre carichi di rottame, mentre qualcuno ha già acquistato materiale con spedizione a dicembre. Per l'ultimo mese dell'anno la Turchia dovrebbe acquistare almeno trenta carichi "deep sea", pertanto i prezzi della materia prima dovrebbero rimanere forti o addirittura crescere ulteriormente. Permangono diversi elementi di incertezza, tra cui l'evoluzione dell'emergenza pandemica e il continuo deprezzamento della valuta turca, tuttavia la maggior parte degli operatori ritiene che il mercato turco del rottame sia attualmente in equilibrio in termini di domanda e offerta.