Rottame: produttori turchi temporaneamente "sazi", si concentrano sulle vendite

martedì, 21 febbraio 2017 16:53:48 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Dopo aver effettuato numerosi acquisti di rottame la scorsa settimana, negli ultimi due giorni i produttori siderurgici turchi sembrano aver incrociato le braccia poiché in possesso di scorte sufficienti.

All'inizio della scorsa settimana il prezzo dell'HMS I/II 80:20 proveniente dalla regione baltica si attestava a 271 $/t CFR, ma verso la fine della stessa settimana ha raggiunto quota 280 $/t CFR. Inoltre, un'acciaieria turca ha ordinato dagli Stati Uniti dell'HMS I/II 80:20 a 283 $/t CFR, un prezzo superiore di 35 $/t rispetto ai prezzi di transazione registrati nella settimana precedente.

Questa settimana, nonostante non siano state rese note offerte esplicite, l'idea di prezzo dei fornitori statunitensi per l'HMS I/II 80:20 si attesta ad oltre 290 $/t CFR Turchia, mentre i fornitori europei puntano a vendere l'HMS I/II 75:25 a circa 280 $/t CFR.

Nel frattempo, la scorsa settimana il mercato cinese dei future sull'acciaio ha raggiunto livello record che hanno stimolato rialzi sul mercato spot sia per il minerale ferroso che per il carbone. Le offerte di acciaio provenienti dalla Cina stanno crescendo a fronte dei maggiori investimenti in infrastrutture e dell'aumento dei prezzi dei prodotti siderurgici sul mercato interno. Ora che le billette provenienti dalla Cina hanno superato quota 470 $/t FOB, sembra impossibile che le acciaierie turche utilizzino il semilavorato cinese per produrre i propri acciai finiti.

Le acciaierie turche fanno ancora fatica a chiudere vendite nei mercati di sbocco tradizionali, quali gli Stati Uniti, gli Emirati Arabi e l'Egitto, mentre stanno ancora riscontrando una buona domanda di semilavorati e prodotti finiti nel Far East, cioè in quei paesi normalmente dominati dagli esportatori cinesi. Nonostante i prezzi richiesti dai compratori orientali siano troppo bassi secondo le acciaierie turche, si prevede che la scarsa disponibilità di materiale proveniente dall'Iran e dal Vietnam (altri paesi fornitori per il Far East) costringerà gli stessi compratori a rivolgersi alla Turchia nel breve termine. Intanto, la domanda di acciai finiti sembra essersi indebolita sul mercato interno della Turchia rispetto alla scorsa settimana.

In conclusione, dopo aver ricostituito le proprie scorte di rottame, i produttori turchi si stanno ora concentrando sulle vendite di acciai finiti, e si aspettano che gli aumenti dei prezzi di vendita effettuati in linea con il rialzo delle quotazioni del rottame vengano accettati dai compratori.


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