Rottame, non si attendono grosse diminuzioni di prezzo in Turchia

martedì, 30 giugno 2020 17:32:55 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Dopo il forte calo dei prezzi del rottame registrato in Turchia lo scorso 25 luglio, il mercato è rimasto silenzioso. Tuttavia, le acciaierie turche hanno continuato a premere al ribasso sulle quotazioni della materia prima. 

I produttori siderurgici turchi hanno quasi completato gli acquisti per le spedizioni di luglio e non hanno particolare necessità di siglare nuovi contratti. Intanto, tre o quattro lotti di rottame sono stati offerti dagli USA in Turchia a un prezzo intorno ai 260 $/t CFR, tuttavia i compratori non sono disposti a pagare più di 255 $/t CFR. In generale, la loro idea di prezzo per il rottame proveniente da Nord America ed Europa si attesta a 250-255 $/t CFR, un livello che al momento i fornitori non sembrano disposti ad accettare. 
In generale i fornitori di rottame stanno cercando di portare a termine senza ritardi le spedizioni risultanti dagli scambi chiusi in precedenza a prezzi più alti. Al momento non stanno subendo particolari pressioni, tuttavia «la situazione potrebbe cambiare con l'inizio degli acquisti riguardanti le spedizioni di agosto», ha commentato una fonte. 

Nel frattempo, diverse fonti hanno riferito che i prezzi legati alla raccolta del rottame sono diminuiti di 3-5 €/t in Europa, a 195-198 €/t. Sul mercato statunitense, invece, i prezzi della materia prima potrebbero scendere di 10-15 €/t a luglio secondo le previsioni. 

Alcuni operatori ritengono che il mercato turco del rottame non sarà caratterizzato né da un eccesso di offerta né da carenze di materiale. Nessuno si aspetta crolli di prezzo, tuttavia non si escludono lievi diminuzioni rispetto al livello di 250 $/t CFR. La Turchia dovrebbe acquistare almeno 30-35 carichi di rottame per il mese di agosto e le trattative dovrebbero iniziare verso la fine della prima settimana di luglio.

Premesso ciò, gli addetti ai lavori sottolineano che ci sono ancora numerosi fattori di incertezza sul mercato, fra cui la possibilità di una seconda ondata della pandemia, la carenza di esportazioni di acciaio da parte della Turchia e le previsioni economiche negative sia a livello globale sia nei singoli paesi. D'altro canto, alcune acciaierie turche avrebbero in programma di aumentare gli output sulla scorta di vari programmi di sostegno e di studi che vengono effettuati attualmente nel paese per sostenerne l'economia. Inoltre, le vendite registrate ieri sul mercato turco del tondo per cemento armato (per un totale di circa 85.000 tonnellate) hanno rafforzato il sentiment degli operatori locali. 


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