Reggono i prezzi del rottame importato in Turchia. Anzi, nel caso del materiale proveniente dagli Stati Uniti hanno fatto segnare addirittura un lieve incremento.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un'acciaieria della regione turca di Iskenderun ha ordinato 17.000 tonnellate di HMS I/II 80:20 al prezzo di 287 $/t CFR, 7.000 tonnellate di frantumato a 292 $/t CFR e 6.000 tonnellate di bonus scrap a 297 $/t CFR. Nel precedente scambio, il prezzo dell'HMS I/II 80:20 era ammontato a 285 $/t CFR.
Alcune fonti di mercato sostengono che il trend ribassista delle quotazioni del rottame sia giunto al termine e che i prezzi del rottame USA si siano ora stabilizzati al livello minimo di 285/t CFR. Nel frattempo, il livello di prezzo più basso per il rottame europeo è di 280 $/t CFR Turchia.
Fonti hanno riferito che un fornitore europeo ha chiuso una vendita nei confronti di un'acciaieria della regione turca di Marmara in data 12 ottobre. In questo scambio il prezzo dell'HMS I/II 80:20 è ammontato a 280 $/t CFR, mentre quelli del frantumato e del bonus scrap si sono attestati rispettivamente a 285 $/t e 290 $/t CFR. La transazione nel momento in cui si scrive non è stata confermata ufficialmente né dal compratore né dal venditore, tuttavia la maggior parte delle fonti la considera come avvenuta. Prima di questo scambio, il prezzo dell'HMS I/II 80:20 proveniente dall'UE ammontava a 277-280 $/t CFR Turchia.
Dopo la notizia di alcune vendite di tondo chiuse dalla Turchia all'estero questa settimana, il mercato è più ottimista e gli operatori ritengono che nei prossimi giorni si sentirà parlare di nuovi acquisti di rottame da Nord America ed Europa. Per contro, la richiesta di tondo risulta ancora debole nel mercato interno turco e diverse fonti ritengono che in generale non siano ancora stati registrati cambiamenti sufficientemente significativi da giustificare un forte aumento delle quotazioni del rottame nel breve termine. Ancora, le acciaierie potrebbero decidere di dare la priorità agli acquisti di rottame proveniente da paesi vicini, tuttavia i fornitori di questi paesi sono poco propensi a ridurre i prezzi per via degli elevati costi legati alla raccolta.