Le acciaierie turche hanno continuato ad acquistare rottame dalle regioni limitrofe. Un'acciaieria della regione turca di Marmara ha ordinato dalla Romania 5.000 tonnellate di HMS I/II 80:20 a 253 $/t CFR, prezzo in aumento di 2 $/t rispetto a quello registrato nella precedente transazione. Nel frattempo, i prezzi di raccolta in Romania sono cresciuti di 5 $/t ma i flussi sono rimasti ridotti. Inoltre, diverse piccole vendite di HMS I/II 80:20 proveniente dall'Est Adriatico sono state chiuse in Turchia a 253 $/t CFR. Le fonti stimano che nella regione adriatica siano rimaste 15.000-20.000 tonnellate di rottame al massimo per le spedizioni di dicembre, pertanto l'offerta da questi paesi risulta limitata.
I fornitori di Rostov risultano inattivi a casa delle quote sull'export. I prezzi "indicativi" per il rottame A3 sono pari a 257-258 $/t CFR. Intanto l'HMS I/II 75:25 proveniente da Israele continua ad essere disponibile a un prezzo di 240 $/t CFR, stabile rispetto alla scorsa settimana. Secondo le fonti intervistate, un carico di HMS I/II 90:10 è stato venduto dalla Libia a 240 $/t CFR Turchia insieme ad altri lotti venduti la scorsa settimana. Il prezzo registrato nello scambio in questione è inferiore a quello delle attuali offerte. Ad ogni modo, le acciaierie turche sono prudenti riguardo alla qualità del rottame in quanto il materiale potrebbe essere raccolto da zone belliche.
Gli operatori interpellati sottolineano che la domanda turca di rottame è rimasta elevata e che il gap tra prezzi del rottame proveniente da zone vicine e prezzi del rottame europeo/nordamericano si è ridotto. Le acciaierie turche temono ci possano essere ritardi nelle consegne di materiale da USA ed Europa a causa della stagione invernale. Di conseguenza sono ora focalizzate soprattutto sull'acquisto di rottame proveniente dalle regioni più vicine.