A causa delle numerose festività che si sono protratte per tutto il fine settimana, le contrattazioni di rottame in Italia sono andate a rilento dall'inizio di aprile. In un contesto di scarse prenotazioni, la gamma generale dei prezzi del rottame nazionale è rimasta stabile, mentre in alcuni casi le offerte ricevute dai fornitori di rottame hanno indicato piccole riduzioni sulla fascia alta. Dopo la Pasqua, l'Italia si prepara ad altre festività: il 25 aprile e il 1° maggio. Per questo motivo, la produzione sarà limitata. Una fonte italiana ha dichiarato: «Le offerte di prezzo presentate dalle acciaierie italiane ai fornitori di rottame del Nord Europa [Germania e Francia] sono rimaste per lo più stabili da marzo. Da allora, però, sono stati conclusi pochissimi accordi per l'importazione di materiali da questi paesi verso l'Italia».
Inoltre, Assofermet ha dichiarato: «Non si prevedono riduzioni significative. È doveroso, tuttavia, segnalare che le acciaierie, soprattutto i produttori di vergella e tondo, hanno visto calare i propri ordini di vendita e difficoltà a sostenere i prezzi, probabilmente per le incertezze sugli sviluppi del PNRR, a conferma del fatto che diversi cantieri legati a questo piano si sono fermati e numerose gare d’appalto per futuri lavori sono andate deserte».
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si attestano mediamente ai seguenti livelli.
Qualità |
Prezzo al 14 aprile (€/t) |
Prezzo al 31 marzo (€/t) |
Torniture (E5) |
340-355 |
340-355 |
Demolizioni (E3) |
370-390 |
370-390 |
Frantumato (E40) |
380-410 |
380-410 |
Lamierino (E8) |
395-405 |
395-405 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa.