Nonostante le acciaierie turche stiano continuando ad acquistare rottame dall'estero, in generale la loro domanda di rottame risulta molto debole ed essi non hanno alcuna fretta di ordinare materiale. A causa della scarsa domanda, i prezzi sono passati dai 315 $/t CFR rilevati all'inizio della scorsa settimana ai 304 $/t CFR registrati alla fine della stessa settimana. Nonostante le offerte da parte dei fornitori della regione baltica, per HMS I/II 80:20, si attestino a 310 $/t CFR, i compratori turchi per i loro prossimi acquisti puntano ad un prezzo inferiore ai 300 $/t CFR.
Nel frattempo, le vendite di tondo per cemento armato risultano ancora estremamente scarse in Turchia, e la situazione è aggravata dalla volatilità del cambio lira turca/dollaro statunitense, dovuta alla crisi politica iniziata la scorsa settimana tra gli Stati Uniti e il paese eurasiatico. Inoltre, non si è ancora riscontrata una significativa ripresa delle vendite nemmeno nei mercati di esportazione. A causa di queste condizioni, gli ultimi acquisti di rottame da parte delle acciaierie turche non possono essere interpretati come il segnale di una ripresa delle vendite di acciai finiti, bensì come la necessità di tornare ad acquistare dopo un lungo periodo d'assenza dal mercato. Si prevede che nel breve periodo le acciaierie turche continueranno ad ordinare lo stretto necessario in attesa di un miglioramento delle loro vendite nei mercati dei prodotti finiti.