I prezzi del rottame in Italia hanno subito riduzioni tra i 5 e i 10 euro la tonnellata nelle ultime due settimane a causa del divario tra domanda e offerta. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, infatti, di recente le acciaierie hanno ridotto gli acquisti. Sul livello di attività e sui prezzi hanno pesato la mancanza di un importante acquirente sul mercato – per l'esecuzione dei lavori riguardanti la sostituzione di un forno elettrico –, il calo delle quotazioni in Germania e l'avvicinarsi delle fermate estive. Sembra che soltanto due gruppi siderurgici continueranno a lavorare nel mese di agosto, mentre gli altri sospenderanno le attività produttive per alcune settimane, fino a un massimo di quaranta giorni in almeno un caso. Gli operatori intervistati da SteelOrbis sono incerti su quale sarà il trend dei prezzi della materia prima dopo la fine di agosto: una fonte ha sottolineato che le aziende produttrici di rottame stanno lavorando al 70% e metteranno materiale a magazzino nei prossimi giorni, con il risultato che difficilmente si registrerà una carenza di offerta a settembre, a meno che i livelli produttivi delle acciaierie non crescano significativamente rispetto al mese di luglio.
Attualmente sul mercato italiano le quotazioni del rottame si collocano mediamente sui livelli riportati di seguito.
Qualità |
Prezzo spot |
Torniture (E5) |
180-190 |
Demolizioni (E3) |
200-225 |
Frantumato (E40) |
225-240 |
Lamierino (E8) |
230-240 |
Prezzi espressi in €/ton, compreso trasporto, IVA esclusa.
Stefano Gennari