Secondo quanto appreso da SteelOrbis da ambienti commerciali e industriali mercoledì 9 luglio, i prezzi import del rottame in India sono stati mantenuti stabili nell’ultima settimana, e i venditori hanno seguito la scia dei miglioramenti visti sui mercati globali. Sono mancati però gli acquisti, e i tentativi osservati all’inizio della settimana sono stati stroncati sul nascere dalle tensioni riguardo alle consegne via mare dopo gli attacchi dei militanti Houti e il loro impatto a lungo termine sulle spedizioni.
Le fonti hanno segnalato che le offerte da Regno Unito ed Europa sono state mantenute stabili a 360-365 $/t CFR porto di Nhava Sheva nell’ovest, mentre le offerte di acquisto sono rimaste al di sotto di 355 $/t CFR, il che ha generato uno stallo nelle trattative.
Le offerte per il rottame HMS I/II 80:20 dal Regno Unito si sono attestate a 335-340 $/t CFR. L’ottimismo sulla ripresa delle attività di inizio settimana era stato innescato da un accordo segnalato da un operatore di acciaieria e commerciante di rottami con sede nel Gujarat a 335 $/t CFR porto di Kandla, per un volume di 2.000 t.
Una parte degli intermediari di mercato ha definito l’attività «vaga», mentre altri hanno affermato che l’affondamento di una nave dopo gli attacchi Houti abbia causato nervosismo sia tra gli acquirenti che tra i venditori. Il mercato deve ancora stabilire con certezza gli impatti a lungo termine che queste azioni avranno sulle spedizioni e le consegne dei prodotti siderurgici attraverso le rotte in quell’area.
Diversi operatori hanno invece attribuito il silenzio del mercato a un riflesso delle perdite osservate nel segmento dei lunghi e all’ipotesi di tagli alla produzione da parte delle acciaierie di seconda fascia, che avrebbe portato a un calo della domanda di materie prime.
Con i tagli alla produzione, l’offerta di rottame locale – più conveniente – è stata sufficiente a coprire la domanda. Fonti hanno riferito che i prezzi indiani del rottame in bulk sono calati di circa 300 INR/t (3 $/t) a 32.700 INR/t (380 $/t) da Gobindgarh, e hanno rappresentato un’alternativa preferita alle importazioni.