L’asta per l’export di rottame nella regione del Kanto, in Giappone, si è chiusa mercoledì 10 settembre con un lieve incremento dei prezzi in yen, che si traduce in un aumento marginale di 1 $/t nelle quotazioni in dollari. Secondo diversi operatori, il movimento complessivo può essere considerato sostanzialmente laterale. Al momento, non si registra alcuna reazione da parte di Tokyo Steel ai nuovi livelli di prezzo. Le fonti di mercato segnalano che sulle quotazioni del rottame giapponese gravano ancora pressioni al ribasso, poiché le offerte dei compratori rimangono inferiori ai target dei venditori.
Nell’asta Kanto, la migliore offerta si è attestata a 41.970 JPY/t FAS, con un aumento di 82 JPY/t rispetto al mese scorso. Il carico, di 15.000 tonnellate, sarebbe stato acquistato da un’acciaieria del Bangladesh. Tenendo conto del tasso di cambio, il prezzo in dollari è salito di 1 $/t, raggiungendo i 285 $/t FAS. Gli stessi valori corrispondono a 42.970 JPY/t FOB, equivalenti a 291 $/t FOB, in aumento di 1 $/t rispetto al mese precedente.
Nel frattempo, i prezzi di mercato nella regione del Kanto si mantengono intorno a 40.000 JPY/t (pari a 271 $/t) FAS. Di conseguenza, il divario tra il prezzo all’export e quello locale del rottame è salito a 1.970 JPY/t, equivalenti a 14 $/t.
1 USD = 147,45 JPY