Il pessimismo che attanaglia tutti i mercati europei del rottame ha contagiato anche il mercato locale della Germania: alcune acciaierie, infatti, hanno già chiuso i loro contratti mensili in calo di circa 10 €/t rispetto ai livelli di giugno.
In particolare, sono stati segnalati cali medi di 10-13 €/t nei prezzi di acquisto delle acciaierie nella Germania orientale, mentre si stima che un calo simile potrebbe verificarsi anche nella parte occidentale del Paese a seguito di un’aggressiva riduzione dei prezzi di acquisto del rottame in Lussemburgo. Diverse fonti di mercato, infatti, hanno confermato che i prezzi del rottame E1 in Lussemburgo sono stati abbassati di 20 €/t, e anche i volumi acquistati saranno ridotti di circa 80.000 tonnellate al mese nei prossimi tre mesi. Questa riduzione di prezzi e volumi è attribuibile al fatto che un’importante acciaieria fermerà la produzione durante l’estate per portare avanti i lavori di manutenzione di un impianto, che porteranno a un futuro aumento della capacità. I volumi acquistati, quindi, dovrebbero tornare ai livelli consueti il prossimo autunno.
Al di là di questo, le fonti di mercato riportano una generale tranquillità in quanto molti operatori sono già in ferie. Alcune acciaierie fermeranno la produzione per 2-4 settimane tra luglio e agosto, e la domanda da parte loro sarà minima. «Il sentiment è ribassista», ha commentato un venditore di rottame. «I miei fornitori hanno accettato un calo di 10 €/t senza nemmeno trattare».
Per quanto riguarda le esportazioni, i prezzi del rottame HMS I/II 80:20 sono stati segnalati a 250 €/t DAP, nel complesso stabili ma in calo di 5 €/t su base settimanale in corrispondenza dell’estremità superiore del range.