Un mercato molto sottile, con prezzi in diminuzione rispetto a una settimana fa. Questa la fotografia del mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC). La domanda risulta debole, anche in considerazione dal fatto che mentre alcuni costruttori d'auto devono ancora riaprire, gli altri hanno ripreso a produrre a marcia ridotta. In Italia sempre più aziende siderurgiche hanno riaperto i battenti nelle ultime settimane in vista della data del 4 maggio, tuttavia i volumi di transazione sono rimasti estremamente ridotti. Ciò ha portato i prezzi degli HRC a calare in media di 15 €/t nell'ultima settimana, posizionandosi al livello di 415-425 €/t franco produttore. Nel Nord Europa le quotazioni sono passate per lo stesso motivo da 450-460 a 440-445 €/t franco produttore.
Nel frattempo, alcune fonti hanno riferito di offerte piuttosto aggressive da Corea del Sud e India. Queste si attestano a 375-380 €/t CFR, un livello di prezzo che in sostanza estromette i fornitori turchi dal mercato europeo. Come sottolineato da un trader, «ci sono tante offerte ma pochi affari». Le stesse offerte tuttavia potrebbero essere state utilizzate come leva da alcuni compratori nelle trattative con i produttori locali.
In generale gli operatori del mercato dei piani attendono l'allentamento delle misure restrittive imposte dai governi europei per fronteggiare l'emergenza coronavirus. Tuttavia, nessuno si aspetta un ritorno in tempi brevi ai livelli di consumo pre-coronavirus.
Stefano Gennari