Secondo quanto riferito da alcune acciaierie locali, il mercato russo dei piani laminati a caldo sta attraversando una fase di domanda limitata a causa del calo dei consumi da parte di alcuni dei principali utilizzatori finali. Tuttavia, malgrado le difficoltà nella riduzione dei livelli di scorta, questi ultimi non si sono attestati su valori particolarmente elevati. In questo scenario, i venditori al dettaglio procedono comunque con cautela negli acquisti, prevalentemente per motivazioni finanziarie. Una fonte di mercato ha riferito che i tassi di interesse si attestano tra il 23 e il 25%, ovvero a un livello più alto dei margini di profitto. Ciò nonostante, poiché i produttori non sono propensi a tagliare ulteriormente i tassi di utilizzo della capacità, preferiscono orientarsi verso i mercati export, dove però i prezzi si attestano a 200-210 $/t in meno rispetto a quelli del mercato locale.
Per la laminazione del mese di luglio, i produttori russi hanno annunciato i prezzi dei fogli e dei coils laminati a caldo a 64.500 RUB/t, ossia circa 680 $/t, CPT Mosca. Il mese scorso, le offerte per i coils laminati a caldo (HRC) si attestavano a 63.500 RUB/t o 675 $/t CPT, mentre quelle per i fogli laminati a caldo (HRS) da parte delle acciaierie si attestavano a circa 64.500 RUB/t o 685 $/t CPT, sulla base di un tasso di cambio pari a 1 $ = 78,5 RUB. Gli ultimi prezzi di vendita rilevati per gli HRS in Russia si attestano a 59.000-60.500 RUB/t CPT, cioè circa 624-640 $/t CPT, un livello molto inferiore rispetto ai prezzi alla produzione.
Le acciaierie russe restano presenti nei mercati degli HRC di oltreoceano, malgrado il divario tra i prezzi export e quelli locali sia fortemente sbilanciato verso questi ultimi. Un’acciaieria sta offrendo materiale sanzionato per le spedizioni di luglio e agosto a 460-465 $/t verso la Turchia e l’area MENA, mentre un altro produttore non sanzionato dovrebbe iniziare a offrire per la spedizione di agosto la prossima settimana, focalizzandosi su clienti turchi. Gli importatori in Turchia si aspettano di ricevere dalle acciaierie offerte in un range di 485-490 $/t CFR, in linea con quelle cinesi, mentre le vendite precedenti per luglio erano state chiuse a 475-480 $/t CFR. Secondo quanto stimato dalle fonti i noli dal Baltico verso la Turchia si attestano a circa 20-25 $/t, mentre quelli per l’area MENA a 38-50 $/t.
Nella tornata di vendite precedente, due acciaierie russe hanno esportato almeno 110.000-125.000 tonnellate per la spedizione di luglio verso mercati lontani. «Le esportazioni rimarranno attive perché le acciaierie [in Russia] non vogliono tagliare la produzione, ma il mercato nazionale procede a rilento, e non è in grado di assorbire tutti i volumi. Non lo sarà per almeno due mesi», ha dichiarato una fonte a SteelOrbis. A settembre un’acciaieria russa ha programmato alcuni interventi di manutenzione e fermerà una delle linee di laminazione a caldo, perciò è possibile che i suoi volumi esportati saranno inferiori ad agosto in favore di un aumento delle scorte di magazzino.
Tutti i prezzi in valuta locale sono da intendersi IVA al 20% inclusa.
1 $ = 78,8 RUB