Come conseguenza del crescente pessimismo in Asia causato dalle quotazioni cinesi scontate, dalle incertezze geopolitiche in Medio Oriente e dalla debolezza della domanda in Europa, durante l’ultima settimana le acciaierie indiane hanno evitato le offerte e le vendite all’esportazione.
I prezzi in India sono quindi rimasti a 590-620 $/t FOB, al pari della settimana scorsa. Secondo le fonti, diverse acciaierie hanno segnalato trattative in corso riguardo a contratti di fornitura a lungo termine con acquirenti europei in cambio di sconti fissi, ma finora non sono stati conclusi accordi. In particolare, per concentrarsi sui progressi dei contratti export a lungo termine, le acciaierie locali si sono tenute fuori dai mercati oltreoceano, dove si parla di volumi elevati di materiale scontato proveniente dalla Cina e dove l’umore resta al ribasso in Asia e Medio Oriente.
«Considerando la solidità della domanda nazionale e la rapidità del mill-to-market, non ha senso intraprendere una guerra di prezzo solo per vendere oltreoceano. Le allocazioni export delle acciaierie sono comunque molto ridotte per il periodo ottobre-dicembre», ha dichiarato a SteelOrbis un funzionario di un’acciaieria privata.
«Anche l’Europa non promette bene, dopo che la maggior parte dei contingenti tariffari è stata esaurita all’inizio del mese. Nella maggior parte dei mercati esteri ci sono troppi venditori e pochi acquirenti. Non pensiamo che il nostro eventuale ingresso sarebbe particolarmente redditizio», ha aggiunto. Il prezzo accettabile per gli acquirenti nell’Europa meridionale è stimato al di sotto di 580 €/t CFR, ossia circa 560 $/t FOB. (1 $ = 0,95 €).