India, coils laminati a caldo: movimenti opposti per le nuove trattative

martedì, 18 luglio 2023 15:46:51 (GMT+3)   |   Calcutta
       

Nell’ultima settimana i prezzi dei coils a caldo (HRC) origine India hanno continuato a oscillare in un range determinato, anche se l’umore è cambiato a seconda dei diversi mercati: in Asia – in particolare in Vietnam – sarebbero stati venduti volumi importanti a livelli più bassi, mentre pare che in Europa siano stati raggiunti livelli leggermente più alti con alcune transazioni sporadiche.

I prezzi, dunque, si sono ampiamente assestati sui 565-615 $/t FOB, contro i 575-610 $/t FOB della scorsa settimana. Secondo le fonti, dopo un lungo periodo di assenza di transazioni con il Vietnam, la scorsa settimana sono state vendute circa 20.000-30.000 t di HRC SAE1006 provenienti dall’India a 580-585 $/t CFR, che corrispondono a circa 560-565 $/t FOB.  «Alcuni commercianti vietnamiti sostengono che in uno dei contratti il prezzo era di 578 $/t CFR, ma non ha più importanza. Adesso gli HRC origine India vengono offerti in Vietnam a partire da 590 $/t CFR», ha dichiarato uno di loro a SteelOrbis.

Intanto, sono state segnalate almeno due transazioni per un totale di 30.000 t nel range 675-680 $/t CFR con consegna ad Anversa. Una settimana fa erano stati rilevati livelli simili a 670-675 $/t CFR, rafforzando l’umore dei venditori nella regione. Inoltre, secondo le fonti, un produttore di piani con sede nello stato di Gujarat ha concluso una transazione per 8.000 t da consegnare in Italia a 605 $/t FOB, ovvero circa 665 $/t CFR, come la scorsa settimana.

Nella regione del Golfo, invece, l’attività commerciale non ha mostrato segni di miglioramento. «Dalla scorsa settimana non si sono sentite nuove offerte per gli HRC provenienti dall’India e, francamente, credo sia perché al momento l’area del golfo Persico non interessa a nessuno», ha dichiarato un operatore locale.

Secondo un funzionario di un’acciaieria privata, tra le acciaierie locali sta crescendo la fiducia nelle vendite all’estero: «Certo, ottenere prezzi più alti rimane una sfida fondamentale nell’UE, e solo alcuni sono riusciti a migliorare i margini di vendita. Ma in Europa ci sono più acquirenti per piccoli lotti, che servono ad aggirare gli ostacoli logistici a livello locale».

«Anche la stabilità delle offerte dalla Cina è positiva. Se questa situazione si mantiene, i venditori indiani avranno una leva migliore per garantire prezzi praticabili più alti nel Golfo e nella stessa Europa. Anche se le opportunità di aumento dei prezzi si rivelassero elusive, il mercato rimarrebbe comunque una buona scommessa per i venditori locali in termini di aumento dei volumi di vendita: sembra che le acciaierie europee stiano cercando di portare più in alto i prezzi locali» ha aggiunto.


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