Questo mese i prezzi dei coils laminati a caldo giapponesi (HRC) nei mercati di esportazione hanno seguito l’andamento dei prezzi globali, aumentando leggermente in Asia e in Medio Oriente e rimanendo più o meno agli stessi livelli in Europa. La domanda di acciaio sul mercato interno giapponese è stata lenta, nonostante i nuovi e promettenti progetti, e questo ha messo sotto pressione gli esportatori.
Le offerte di HRC SAE1006 dal Giappone per i clienti asiatici si sono attestate a 580-600 $/t CFR a fine maggio, contro i 570-580 $/t CFR del mese scorso, con l’estremità inferiore del range che corrisponde ai prezzi negoziabili per la spedizione di giugno in Pakistan. Le offerte di HRC dal Giappone a Bangladesh e India sono state segnalate a 550 $/t FOB, ossia circa 590-600 $/t CFR. Le offerte in Vietnam sono state segnalate a circa 590 $/t CFR e sono considerate impraticabili per la maggior parte degli acquirenti vietnamiti, viste le opzioni più economiche provenienti dalla Cina e dai fornitori locali.
Intanto le offerte di HRC dal Giappone per il Medio Oriente sono state segnalate a 580-590 $/t CFR, ed è stato confermato un accordo per almeno 10.000 t questa settimana per la spedizione di giugno al livello sopra indicato. Ciò significa che nell’ultimo mese i prezzi hanno guadagnato circa 10-15 $/t.
Sebbene il mercato europeo sia rimasto uno dei principali punti di interesse per gli esportatori giapponesi, gli operatori locali hanno riferito che l’attività commerciale a maggio si è attestata a livelli piuttosto bassi, data la lentezza della domanda in UE e la questione delle quote di salvaguardia. Le offerte per gli HRC giapponesi in Europa meridionale sono state segnalate a 600-615 €/t CFR, contro i 600-610 €/t CFR di fine aprile, anche se la maggior parte delle offerte si è attestata al di sotto dei 600 €/t CFR.
Secondo le fonti, nonostante i nuovi e promettenti progetti edilizi annunciati di recente in Giappone, la domanda interna di acciaio è rimasta fiacca e gli appaltatori sono stati cauti a causa della riduzione delle ore di lavoro e della carenza di manodopera. «È probabile che la domanda rimanga debole nel breve periodo nonostante la pianificazione di numerosi progetti edilizi importanti, tra cui impianti di semiconduttori e centri di raccolta dati. È fondamentale comprendere che anche una riduzione della domanda nel settore dell’edilizia non abitativa – che comprende immobili come gli uffici – pesa sulla domanda complessiva», ha dichiarato a SteelOrbis un rappresentante di un’acciaieria giapponese.
Secondo il rapporto ufficiale della Federazione giapponese del ferro e dell’acciaio (JISF) pubblicato il 22 maggio, la produzione di acciaio grezzo del Giappone ad aprile è ammontata a 7,05 milioni di tonnellate, in calo del 2% rispetto al mese precedente e del 2,5% rispetto all’anno precedente, registrando un calo su base annua per il secondo mese consecutivo. Inoltre, la produzione standard di laminati a caldo è ammontata a 4,79 milioni di tonnellate, in calo dell’8,5% rispetto al mese precedente e del 5,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.