Sebbene sia gli acquirenti che i venditori di coils laminati a freddo (CRC) e di rivestiti in Europa concordino sul fatto che la domanda è rimasta debole, con un consumo ancora lento a causa della scarsità di volumi, i produttori europei hanno continuato ad aumentare i prezzi, soprattutto grazie al continuo sostegno della tendenza al rialzo dei prezzi dei coils laminati a caldo (HRC). L’attività d’importazione è invece rimasta lenta, con nuove discussioni emerse riguardo alle imminenti misure di difesa commerciale, tra cui la proposta della regola “melted and poured”, che suscita incertezza sul mercato.
Più precisamente, sul mercato europeo dei CRC, le acciaierie hanno offerto quotazioni a 730-740 €/t franco produttore per la consegna di maggio in Italia, in aumento di 20 €/t nelle ultime due settimane nell’estremità inferiore del range. Nel nord, invece, le offerte si sono attestate a 730-750 €/t franco produttore per la consegna di maggio-giugno, in aumento di 10-20 €/t rispetto all’inizio di marzo. Tuttavia, i prezzi negoziabili sono stati segnalati a circa 710-720 €/t franco produttore sia in Italia che in Nord Europa, contro i 700-710 €/t franco produttore di due settimane fa.
Nel segmento delle importazioni la maggior parte delle offerte per i CRC sono rimaste stabili o hanno mostrato ribassi, attestandosi a 635-660 €/t CFR a seconda del fornitore, contro i 650-670 €/t CFR di due settimane fa. In particolare, quelle per i CRC dal Vietnam sono state segnalate a 660 €/t CFR, contro i 650 €/t CFR di due settimane fa, mentre le offerte per i CRC da Taiwan si sono attestate intorno ai 650 €/t CFR, in calo di 10-20 €/t.
Nel segmento dei coils zincati (HDG), le offerte delle acciaierie europee si sono attestate a 740-750 €/t CFR nel nord, al pari di due settimane fa, e a circa 730-750 €/t franco produttore in Italia. Secondo le fonti, le acciaierie hanno puntato ad aumenti per la consegna di giugno a circa 780 €/t, o addirittura fino a 800 €/t franco produttore. Tuttavia, per ora, i prezzi praticabili si sono stabilizzati a circa 720-750 €/t franco produttore sia in Italia che in Nord Europa, contro i 720-730 €/t franco produttore di due settimane fa.
Nel segmento delle importazioni il commercio è rimasto limitato, con offerte dall’Asia per gli Z100-120 pari a 700-740 €/t CFR a seconda del fornitore.
Gli operatori locali hanno discusso attivamente riguardo alla nuova regola “melted and poured” che la Commissione europea vorrebbe introdurre nell’ambito della strategia sui metalli, con l’obiettivo di rafforzare le misure di difesa commerciale. Questa regola determinerà l’origine dei prodotti siderurgici e metallici in base al luogo in cui il metallo è stato originariamente fuso, piuttosto che a quello in cui è stato successivamente trasformato. L’obiettivo è quello di colmare quelle “lacune” che consentono agli esportatori di evitare i dazi attraverso una trasformazione minima del materiale. Il cambiamento potrebbe avere un impatto significativo sulle importazioni dell’Unione Europea, in particolare di prodotti siderurgici come i coils a freddo e i coils zincati. La scelta della Commissione è in linea con le richieste di EUROFER di inasprire le norme sulle importazioni da paesi come la Cina.