In Turchia la scarsa domanda e la situazione economica disastrosa stanno avendo un impatto negativo sui prezzi dei coils laminati a caldo (HRC). Le acciaierie locali sono state costrette a ridurre significativamente i prezzi rispetto a inizio dicembre, nonostante alcune di esse abbiano fatto sapere di essere sold out fino a febbraio.
Nel mercato domestico le offerte si attestano a 830-850 $/t franco produttore, contro gli 850-870 $/t f.p. rilevati a inizio settimana. Alcuni fornitori stanno ancora offrendo a prezzi vicini agli 860 $/t f.p. poiché hanno poco materiale a disposizione. Tuttavia, hanno cominciato a circolare i rumor di scambi chiusi a 790-800 $/t franco produttore. Alcuni tubifici starebbero chiedendo un prezzo attorno agli 810 $/t reso. Secondo un produttore «si tratta di un prezzo ridicolo per gli HRC, ma capisco i tubifici che sono alle prese con un mercato praticamente morto».
Nel frattempo, le offerte per l'export sono scese di circa 30 $/t a seconda del fornitore, posizionandosi tra gli 810 e gli 840 $/t FOB. Secondo le fonti, i prezzi più alti sono stati registrati in alcune vendite in Egitto la scorsa settimana, mentre il prezzo più basso è stato registrato nella vendita di un piccolo lotto con destinazione il Sud Europa. In generale, la domanda all'estero è giudicata insoddisfacente.
Per quanto riguarda infine le importazioni, un produttore ucraino ha venduto gli ultimi volumi della produzione di aprile a 815-835 $/t CFR Turchia a seconda del peso del coil. Secondo le fonti, ora il produttore ha iniziato ad offrire i volumi di febbraio a un livello di prezzo simile. Le acciaierie russe intanto restano fuori dal mercato. Inoltre, 10.000-15.000 tonnellate di HRC sono state vendute dall'India in Turchia al prezzo di 835 $/t CFR, in calo di 20 $/t rispetto all'obiettivo iniziale. Questa settimana le offerte si attestano a 820 $/t CFR, tuttavia è possibile che vengano concessi sconti di 10 $/t in fase di trattativa.