Continuano le tensioni tra Cina e India nel territorio del Ladakh, sull'Himalaya. Per questo motivo diversi compratori cinesi nell'ultima settimana hanno espresso preoccupazioni riguardo al ricevimento di coils laminati a caldo (HRC) già ordinati dai produttori indiani, i quali di recente hanno sospeso le proprie offerte verso il paese asiatico. Nel frattempo, il prezzo è calato negli scambi India-Vietnam.
Sia le autorità indiane sia quelle cinesi stanno aumentando i controlli sulle spedizioni import-export nei porti dei rispettivi paesi. Lo ha affermato il manager di un'acciaieria statale indiana, precisando che tuttavia non vi è stata alcuna direttiva ufficiale in proposito da parte del governo indiano. Nemmeno le aziende siderurgiche hanno dichiarato ufficialmente di aver sospeso la presentazione delle offerte all'esportazione. Tuttavia, tenuto conto della «situazione estremamente delicata nel commercio tra India e Cina», le acciaierie esportatrici stanno cautamente evitanto di fornire pubblicamente i dettagli dei loro accordi commerciali.
Fino all'inizio della scorsa settimana, le offerte indiane per gli HRC risultavano stabili, tuttavia avevano dato luogo soltanto a qualche piccolo scambio. Un'acciaieria dell'Odisha era riuscita a chiudere un contratto da 25.000 tonnellate al prezzo di 410-412 $/t FOB con spedizione a settembre (prezzo equivalente a circa 432-435 $/t CFR Cina).
La stessa acciaieria aveva venduto 30.000 tonnellate in Vietnam al prezzo di 412-414 $/t FOB (438 $/t CFR Vietnam). Tuttavia, fonti hanno riferito che alla fine della scorsa settimana è stato registrato uno scambio da 20.000 tonnellate di HRC tra Cina e Vietnam a un prezzo inferiore: 432 $/t CFR Vietnam (circa 407 $/t FOB).