La scarsa domanda sia interna sia estera, unita al forte calo dei prezzi del rottame, ha costretto le acciaierie turche ad abbassare le offerte riguardanti i coils laminati a caldo (HRC). I compratori hanno iniziato a chiedere prezzi significativamente inferiori, specialmente nel segmento export.
Rispetto all'inizio di marzo, le offerte all'export sulle spedizioni di maggio hanno fatto segnare diminuzioni di 5-15 $/t, posizionandosi al livello di 480-490 $/t FOB. Secondo alcuni trader, le acciaierie turche sono disposte a concedere ulteriori lievi sconti. I clienti europei puntano a prezzi decisamente inferiori, pari al massimo a 420-430 $/t FOB. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un tubificio italiani vorrebbe acquistare a questo prezzo 20.000-30.000 tonnellate di HRC.
Sul mercato turco intanto le offerte da parte dei produttori sono scese di 10-15 $/t nell'ultima settimana, a 480-495 $/t franco produttore, principalmente per le consegne di maggio. Le attività sono limitate a causa delle oscillazioni di cambio e del generale rallentamento del mercato a causa della diffusione dell'epidemia di coronavirus.
Sul fronte dell'import, le ultime offerte dall'India si sono attestate a 480-485 $/t CFR, mentre livelli simili sono stati offerti dai fornitori dell'UE. Nel frattempo, il produttore russo NLMK ha venduto 20.000 tonnellate di HRC in Turchia a prezzi pari o leggermente superiori a 490 $/t CFR. Attualmente però è difficile che gli importatori turchi accettino un prezzo più alto di 460-465 $/t CFR.