Prosegue senza sosta il trend rialzista dei prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) nel mercato dell'UE, conseguenza della folle corsa agli approvvigionamenti delle ultime settimane. «Nonostante la situazione economica risulti indebolita dal problema Covid-19, il mercato dell'acciaio sembra quasi quello del 2006» ha commentato un distributore. I prezzi di transazione in meno di una settimana sono aumentati in media di 45 €/t, raggiungendo i 660-680 €/t franco produttore in Italia e i 680-690 €/t nel Nord Europa. La scorsa settimana, come riportato da SteelOrbis, ArcelorMittal ha alzato le proprie offerte a 700 €/t f.p. per l'intero continente. Altri produttori in seguito hanno iniziato a chiedere prezzi tra i 700 e i 720 €/t.
Secondo una delle fonti intervistate, il trend attuale dovrebbe proseguire dopo le festività per via del «recupero quasi totale dei volumi di ordinazione da parte dei settori utilizzatori» e della «mancanza quasi assoluta di importazioni». Tanto che, ha aggiunto, «il tema del primo trimestre potrebbe essere la revisione dei contratti già chiusi». Attualmente i produttori europei sono quasi "sold out" per il secondo trimestre 2021.
Nel frattempo, fonti hanno riferito che le offerte dall'India hanno raggiunto i 685 €/t CFR Sud Europa con spedizione ad aprile. I compratori europei non hanno alcun interesse nei confronti delle offerte turche dopo la notizia che la Commissione europea ha intenzione di istituire un dazio antidumping sulle importazioni dal paese.
Stefano Gennari