Le acciaierie turche hanno rivelato un alto interesse nell’acquisto di billette dall’Algeria, a seguito della recente gara d’appalto per le esportazioni indetta dall’Algerian Qatari Steel (AQS). I prezzi delle billette offerte dai trader si sono rivelati abbastanza praticabili in Turchia, e questa settimana ne sono state prenotate fino a 80.000 t oltre agli accordi chiusi in precedenza per le billette di origine asiatica. Inoltre, l’allocazione delle billette dalla Russia e dal Donbass è stata abbastanza limitata ultimamente, in parte a causa del fatto che alcuni venditori si stanno focalizzando su mercati alternativi come l’Egitto. Queste origini vengono principalmente vendute alla Turchia in piccoli lotti, mentre stavolta aveva bisogno di volumi più grandi.
Secondo le fonti, due acciaierie turche hanno di recente prenotato rispettivamente 20.000 e 50.000 t di billette algerine, a circa 557-558 $/t CFR. Sono poi state acquistate 10.000 t da una grande azienda di rilaminazione a 559 $/t CFR o «circa 560 $/t CFR». Nel complesso, AQS ha venduto almeno 120.000 t per l’esportazione, ma non è escluso che il volume effettivo sia addirittura superiore. La vendita di 50.000 t è avvenuta attraverso una società controllata, mentre il resto è stato distribuito tra i trader internazionali. In base alle vendite algerine alla Turchia, gli addetti ai lavori hanno dedotto che la maggior parte delle trattative siano state concluse da AQS intorno ai 530 $/t FOB. Il costo di trasporto per 20.000 t alla Turchia è stimato a 18-22 $/t. Quasi tutto il materiale è previsto in spedizione nella prima metà di marzo, ma alcuni accordi con la Turchia hanno incluso billette con spedizione alla fine di febbraio da posizioni precedenti. Le fonti si aspettano che le billette algerine saranno offerte, oltre che alla Turchia, anche all’Europa e all’Egitto.
Come riportato in precedenza da SteelOrbis, si è visto interesse anche nelle billette asiatiche. Un lotto da 30.000 t dalla Malesia è stato prenotato la scorsa settimana a circa 565 $/t CFR. Le offerte più recenti dall’Indonesia sono state ricevute a 559-562 $/t CFR Turchia per la spedizione di inizio marzo, in linea con la scorsa settimana, sebbene le offerte ufficiali dell’acciaieria a 540-545 $/t FOB implichino livelli di prezzo alla consegna più alti. Il trasporto per 40.000-50.000 t si avvicina a 30 $/t, mentre, secondo i trader, è intorno a 35-37 $/t per 30.000 t. «Sembra che vogliano andare corti, pensano che il produttore non riuscirà a raggiungere un aumento e farà un offerta in linea con i precedenti prezzi di vendita dall’Indonesia», ha ipotizzato una fonte.
Inoltre, secondo le informazioni di mercato, l’acciaieria che questa settimana ha prenotato 50.000 t di billette algerine ha chiuso un accordo per lo stesso quantitativo di billette indonesiane la settimana scorsa, a 560 $/t CFR o poco più. «[L’acquirente] ha sicuramente rifornito molto, più probabilmente perché sono passati dalla produzione di acciaio grezzo a quella di bramme, visto che al momento non si trovano bramme a buon mercato» ha commentato un trader. «E quando si decide quale semilavorato produrre, i piani sicuramente portano un buon margine, mentre il tondo no». Secondo le valutazioni, in Turchia i costi di produzione interna di billette si aggirano intorno a 570 $/t (150 $/t da rottame a billetta), mentre per le bramme si attesta tra i 580 e i 585 $/t (160-165 $/t da rottame a bramma). Di conseguenza, le prenotazioni all’importazione da Asia e Algeria chiuse a 555-565 $/t la settimana scorsa sono piuttosto ragionevoli. Nel segmento delle bramme la maggior parte delle offerte import si attestano a 610-640 $/t CFR per diverse origini, molto di più rispetto alla produzione autonoma di un’acciaieria turca.
Perciò a breve si potrebbero chiudere prenotazioni per i restanti lotti dall’Algeria, dall’Asia o dall’Arabia Saudita, che stava offrendo a 560 $/t CFR. L’Ucraina al momento si concentra su destinazioni alternative, mentre le offerte dalla Russia e dal Donbass sono numerose in Turchia. Alcune indicazioni si sono attestate a 550 $/t CFR per piccoli lotti con spedizioni a breve termine, mentre un’acciaieria sta puntando a 555-560 $/t CFR. Negli ultimi tempi non sono stati segnalati accordi né per l’origine Russia né per l’origine Donbass.