Gli operatori del mercato iraniano hanno recentemente valutato la possibilità di rivedere i dazi all’esportazione per ridurre la pressione sui venditori. Tuttavia, la commissione economica del governo deve ancora approvare le modifiche finalizzate a rendere la misura applicabile alle reali operazioni commerciali.
Secondo i dati disponibili, la tassa all’esportazione dovrebbe essere ridotta dal 20 all’1% per i pellet preridotti e dal 20 al 5% per il concentrato. Inoltre si è suggerito di ridurre la tassa all’esportazione per i semilavorati in acciaio, tra cui bramme e billette, dal 2 all’1%. Parallelamente, però, la tassa all’esportazione per il DRI/CDRI dovrebbe aumentare dal 10 al 15%.
Non esiste una data definitiva per l’arrivo della decisione definitiva da parte della commissione economica, né per la validità delle tasse revisionate. Inoltre non è chiaro se i nuovi tassi, nel caso in cui vengano approvati, saranno applicabili alle spedizioni già in corso e ai carichi già venduti ma non ancora spediti. «La misura aiuterebbe certamente a ridurre la pressione sulle esportazioni di semilavorati e di minerale di ferro», ha dichiarato a SteelOrbis una fonte di mercato iraniana. «Tuttavia, le vendite di DRI potrebbero diventare più complesse».