Sebbene il sentiment sul mercato cinese sia solo peggiorato all’inizio di questa settimana, le acciaierie della regione dell’ASEAN non hanno abbassato le offerte di billette, principalmente perché l’allocazione per la spedizione di aprile è andata esaurita dopo le vendite della scorsa settimana. Dopo la pausa i produttori dell’ASEAN hanno accelerato il commercio di bramme, ma soltanto abbassando significativamente le offerte rispetto ai livelli precedenti.
Il prezzo ufficiale di offerta per le billette dall’Indonesia è rimasto a 515 $/t FOB, ma solo per la spedizione di maggio. «[Dexin Steel] ha affermato di aver venduto un buon volume di billette e bramme la scorsa settimana. I carichi pronti adesso sono già quelli di inizio/metà maggio», ha dichiarato un trader di Singapore. Le ultime trattative per la billetta da parte di Dexin sono state segnalate a un minimo di 510 $/t FOB, sebbene al momento della pubblicazione non siano stati confermati i dettagli né i volumi delle vendite. «Hanno venduto billette alle Filippine e bramme all’Europa e al Sud America, quindi non hanno bisogno. Tuttavia, quando avranno necessità sarà diverso, perché adesso il mercato è debole», ha dichiarato un trader europeo a SteelOrbis. Inoltre, la scorsa settimana è stato concluso un accordo con un trader per 30.000 t di billette BF 5SP da 150 mm provenienti dal Vietnam a 510-515 $/t.
Per concludere con gli accordi sulle bramme, gli esportatori dell’ASEAN hanno dovuto tagliare le offerte dai livelli ufficiali di 590 $/t FOB della fine di febbraio a 550-560 $/t FOB. La scorsa settimana sono stati segnalati almeno tre accordi a questo livello per un totale di 150.000 t di bramme dall’Indonesia e dal Vietnam.
Il prezzo di riferimento della billetta 3SP cinese è sceso a 490-495 $/t FOB, in calo medio di 7,5 $/t rispetto alla fine della scorsa settimana. Questo prezzo rispecchia il livello negoziabile per i trader, mentre, secondo le fonti, le acciaierie potrebbero tranquillamente arrivare a 500 $/t FOB. Di recente si è verificato un rallentamento delle vendite dalla Cina, causato però più dalla cautela degli acquirenti che dalla diminuzione del volume di offerte. «Le prenotazioni della Cina potrebbero rallentare leggermente a causa delle voci riguardo ai dazi sulle esportazioni. Ho sentito che alcuni venditori stanno già cercando di aggiungere clausole che in caso di applicazione dei dazi, obbligherebbero l’acquirente a farsene carico. Chiaramente, nessun utilizzatore finale accetterebbe mai» ha affermato un altro trader internazionale. Quest’ultimo ha anche aggiunto che, dopo una piccola pausa, le trattative potrebbero riprendere, poiché «i trader più aggressivi ne trarrebbero vantaggio, specialmente con l’aumentare del divario tra i prezzi FOB in Cina e i prezzi FOB nella regione dell’ASEAN».
«Non penso che il volume di esportazione delle billette scenderà molto. L’impatto [dell’eventuale introduzione dei dazi] non è così significativo, perché le vendite sono sotto pressione a causa delle scorte elevate», ha affermato una fonte di un’acciaieria cinese.
Sul mercato delle billette del Sudest asiatico, l’ultima vendita del materiale da 150 mm è stata segnalata verso le Filippine a 528 $/t CFR. Questa settimana, però, la maggior parte degli acquirenti valuta il mercato a 515-520 $/t CFR Manila. La mancanza di offerta di billette da 130 mm dalla Cina potrebbe portare per qualche tempo a un aumento dei prezzi CFR.