Il mercato americano dei
semilavorati è stato colpito violentemente dalla crisi economica mondiale, e in almeno un paio di modi: la crisi del
rottame non ha lasciato punti d’appoggio ai produttori di
semilavorati per il mantenimento di un certo livello di prezzi e la domanda fiacca da parte dei consumatori finali ha fatto diminuire la richiesta per
billette e
bramme.
Niente di così sorprendente invero, dacché l’attività commerciale in
USA nel mercato dei
semilavorati vive da tempo una situazione grigia, la cui parte più drammatica è la mancanza di ordinativi.
I prezzi statunitensi del
rottame sono scesi ancora in ottobre: questo ha aperto la strada a un ulteriore calo di 276 $/t del prezzo delle
billette. Con qualche piccola variazione, i prezzi sono così dappertutto; in ogni caso, la maggior parte di offerte spot per
billette si aggira tra i 457 e i 496 $/t, nonostante siano state segnalate alcune offerte a 551 $/t.
La domanda per
rottame e prodotti finiti è ancora fiacca e fonti di mercato sostengono che il prezzo delle
billette scenderà ancora in novembre e, di conseguenza, non vi saranno nuove transazioni nella già difficile situazione di mercato.
Nonostante le diminuzioni, le
billette vengono trattate internamente a prezzi più elevati rispetto a quelli internazionali che invece continuano a scendere significativamente. Le
billette 3 SP/5 SP vengono vendute dai paesi
CIS tra i 270 e i 280 $/t FOB Mar Nero per spedizione di novembre/dicembre. I prezzi citati sono approssimativamente inferiori di 300 $/t rispetto a un mese fa. Al contempo, le offerte turche di
billette per l’esportazione sono di 370-380 $/t FOB
Turchia per spedizioni di novembre, con possibilità di sconti per acquisti di grossi tonnellaggi.
L’ammontare totale del tonnellaggio di
billette esportate dall’America in agosto è stato di 16.635 tonnellate, di 3.606 tonnellate superiore rispetto ai dati di luglio (13.029 tonnellate). La principale destinazione del materiale esportato è stata la Repubblica Dominicana – con 10.161 tonnellate -, seguita da
Messico – 3.931 tonnellate – e
Taiwan - 868 tonnellate -. Altri paesi hanno acquistato dagli
USA, come ad esempio il
Brasile, il
Canada e la
Germania. I volumi di export sono tuttavia destinati a scendere a causa del rafforzamento del dollaro e dei prezzi americani, che sono, ancora una volta, più elevati rispetto a tutto il resto del mondo.
Il totale di
billette importate dagli
USA nel terzo trimestre è di 90.474 tonnellate. I dati diffusi dal SIMA – Steel Import Monitoring adn Analysis System – mostrano che durante il terzo trimestre 2008 gli
USA hanno importato
billette principalmente da
Messico – 35.087 tonnellate -,
Canada – 33.606 tonnellate – e
Brasile – 16.659 tonnellate. Il
Giappone, la Gran Bretagna e la
Svizzera hanno pure esportato
billette verso gli
USA durante il medesimo periodo. La maggior parte delle importazioni riguarda
billette speciali, quali le qualità ad alto tenore di carbonio e in
leghe per applicazioni particolari.
Similmente al mercato delle
billette, la domanda mondiale di
bramme è molto debole e i prezzi sono scesi tremendamente. Con la progressione della crisi finanziaria, aleggiano numerosi dubbi nei mercati, e alcuni acquirenti di
bramme non sono riusciti ad ottenere dalle proprie banche lettere di credito per grossi quantitativi di merce. I venditori avanzano offerte come al solito verso
Russia,
Brasile,
CIS e
Europa occidentale, ma ci sono serie difficoltà nella reale conclusione di transazioni di vendita. “Nessuno parla dei prezzi oggi come oggi ", ha commentato un acquirente di
bramme. I prezzi delle
bramme potrebbero attestarsi ovunque sui 400 $/t FOB, ma questa è una situazione di panico generalizzato e se anche i prezzi fossero bassissimi, nessuno si azzarderebbe a comprare. Nessuno vuole accollarsi un rischio così”.
Molte industrie sono convinte che la situazione del mercato delle
bramme durerà sino alla fine dell’anno e forse si estenderà nel primo trimestre del 2009. Potrebbe dunque essere possibile che il prezzo delle
bramme scenda ulteriormente, fino a un intervallo di 300-350 $/t entro la fine dell’anno.
Il mercato statunitense dei laminati piani è pure in declino su basi settimanali, tanto che potrebbe toccare il fondo entro le prossime quattro settimane. La domanda fiacca da parte dei consumatori finali di laminati piani è uno degli elementi determinanti di tale indebolimento. Il volume di
bramme importate dagli
USA nel terzo trimestre è stato di 1.177.313 tonnellate. I principali quantitativi sono provenienti da Ucraina – 345.246 t -,
Russia – 569.158 t -,
Messico – 167.516 t -,
Canada – 158.956 t -,
Brasile – 112.647 t – e
India – 110.250 t -. Volumi inferiori sono stati acquistati da
Giappone,
Australia,
Germania e
Italia.