Dopo un periodo relativamente lungo di silenzio sulle vendite di billette provenienti dall’Iran, recentemente sono state segnalate due operazioni concluse da un’acciaieria. I prezzi conclusi sono più alti del previsto e potrebbero non essere praticabili nelle normali destinazioni del mercato, anche se molti credono che siano i prezzi effettivi delle transazioni.
Secondo le fonti, la Esfahan Steel Company (ESCO) ha venduto due lotti di billette, uno a 507 $/t FOB e l’altro a 510 $/t FOB. Alcune offerte di acquisto rivolte al venditore erano comprese tra 485 e 495 $/t FOB e naturalmente non sono state accettate.
Inoltre, le autorità iraniane sembrano essere finalmente giunte ad un accordo sui dazi all’esportazione di semilavorati e di alcune materie prime. Fonti di mercato riferiscono che la tassa sull’esportazione di billette e bramme sarà ridotta all’1%, rispetto al 2% di prima. Inoltre, pellet e concentrato saranno soggetti rispettivamente a dazi dell’1% e del 5%, entrambi in calo rispetto al 20% precedentemente valido. Si prevede che ciò avrà un impatto maggiore sul commercio di materie prime, mentre difficilmente avrà un impatto sulle esportazioni di semilavorati.