Worldsteel prevede che la domanda mondiale di acciaio crescerà del 7% quest'anno, raggiungendo 1,62 miliardi di tonnellate, mentre aumenterà di un ulteriore 1,6% nel 2018, fino a 1,65 miliardi di tonnellate. La previsione è stata resa nota al 51° meeting annuale di Worldsteel tenutosi a Bruxelles il 16 ottobre e, più precisamente, nel corso di un comunicato stampa presieduto da T.V. Narendran, amministratore delegato del produttore indiano Tata Steel. Narendran, che è anche presidente dell'economics committee di Worldsteel, ha dichiarato che l'industria siderurgica mondiale sta andando incontro a "tempi significativamente migliori rispetto agli anni recenti". Nel 2016, ha ricordato Worldsteel, la domanda mondiale di acciaio era cresciuta dell'1% annuo a 1,51 miliardi di tonnellate. Per quest'anno, Worldsteel ha sottolineato che una menzione speciale va fatta alla Cina per l'impatto delle numerose chiusure di forni a induzione obsoleti, una categoria della quale i dati ufficiali non tenevano conto in precedenza. La domanda precedentemente soddisfatta da questo settore del mercato è ora soddisfatta dai principali produttori siderurgici cinesi e, di conseguenza, registrata nelle statistiche ufficiali relative alla domanda. Ecco quindi che il miglioramento delle previsioni sulla domanda in Cina ha inciso sulle previsioni relative al dato mondiale.
Escludendo la Cina, la domanda siderurgica mondiale dovrebbe crescere quest'anno del 2,6%, raggiungendo 856,4 milioni di tonnellate, e del 3% nel 2018 a 882,4 milioni di tonnellate.
La domanda di acciaio nella sola Cina dovrebbe crescere quest'anno del 12,4% a 765,7 milioni di tonnellate, e rimanere stabile nel 2018, in entrambi i casi rispetto all'anno precedente. Escludendo il contributo dato dall'eliminazione dei forni a induzione, Worldsteel stima una crescita della domanda cinese pari al 3% per quest'anno. Worldsteel ha dichiarato che l'economia cinese, che continua a mostrare un graduale rallentamento, è supportata sempre di più dai consumi, mentre gli investimenti continuano a decelerare. Allo stesso tempo, gli incentivi da parte del governo, in particolare una moderata spinta al programma di costruzione, contribuiranno quest'anno a un incremento della crescita del PIL.
Predendo in considerazioni altre macro-regioni, nell'UE la domanda di acciaio dovrebbe crescere quest'anno del 2,5% a 162,1 milioni di tonnellate, e dell'1,4% nel 2018 a 164,3 milioni di tonnellate.
Nella regione del NAFTA, Worldsteel stima per quest'anno una crescita del 4,9% a 138,7 milioni di tonnellate e per l'anno prossimo una crescita dell'1,2% a 140,4 milioni di tonnellate. In particolare, la domanda di acciaio nell'America centrale e meridionale dovrebbe crescere del 2,5% nel 2017 a 40,4 milioni di tonnellate e del 4,7% nel 2018 a 42,3 milioni di tonnellate.
Nei paesi CIS, la domanda dovrebbe ammontare quest'anno a 51,1 milioni di tonnellate (+3,6%) e a 53 milioni di tonnellate nel 2018 (+3,8%).
In Medio Oriente la domanda dovrebbe creswcere dell'1,5% quest'anno, raggiungendo 52,9 milioni di tonnellate, e del 4,8% nel 2018, raggiungendo 56,5 milioni di tonnellate.
Nella regione della ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico), la domanda dovrebbe aumentare quest'anno del 4,8% a 77,7 milioni di tonnellate e del 6,8% nel 2018 a 83 milioni di tonnellate. Nel MENA ci si aspetta per quest'anno una domanda stabile a 72,6 milioni di tonnellate, e per l'anno prossimo in incremento del 4,5% a 75,8 milioni di tonnellate.
Per finire, Worldsteel prevede che la domanda turca tornerà a mostrare una crescita nel 2018: +6%, fino a raggiungere 35,5 milioni di tonnellate. Deludente invece il dato relativo a quest'anno: -1,7%, per un totale di 33,5 milioni di tonnellate.