All'evento annuale di SteelOrbis Italia, svoltosi il 29 settembre al Villa Fenaroli Palace Hotel di Rezzato (Brescia), è intervenuto tra gli altri Murat Eryilmaz, CEO di SteelOrbis, che nella sessione dedicata ai prodotti lunghi si è soffermato sul ruolo della siderurgia turca nei mercati internazionali.
In base ai dati riportati da Eryilmaz, la produzione turca di acciaio grezzo - realizzata per il 72% del totale mediante forno elettrico ad arco - è in costante crescita da diversi anni (fatta eccezione per la flessione registrata nel 2009) e quest'anno dovrebbe raggiungere i 33 milioni di tonnellate. Tale produzione richiede ovviamente una grossa disponibilità di rottame, iron ore e coking coal, materie prime che la Turchia è costretta ad importare. Non a caso la Turchia è il maggior importatore di rottame al mondo, al quale seguono la Cina e la Corea del Sud.
Sempre in base ai dati presentati dal CEO di SteelOrbis, nei prossimi cinque anni il PIL turco crescerà in media del 5% annuo. Nello stesso periodo, l'industria edile dovrebbe crescere mediamente del 13,6% ogni anno, a fronte di un investimento di 89 miliardi di dollari nel settore. Ciononostante, l'output turco di acciai lunghi - in particolare del tondo - supera di gran lunga il consumo, motivo per cui il Paese eurasiatico risulta essere un grande esportatore di tondo. Dopo il picco registrato nel 2008, l'export di tondo dalla Turchia è andato calando negli ultimi tre anni, a differenza di quello della vergella, rimasto tutto sommato stabile. Ciononostante, il Paese punta a rafforzarsi sempre di più in qualità di esportatore nell'area del Mediterraneo. Secondo Eryilmaz sarà difficile tornare ai livelli del biennio 2007-2008, ma non impossibile.